Il frate cappuccino, ci riporta a quel 24 dicembre del 1223, quando San Francesco rappresentò per la prima volta il presepe per ricordarci il significato del Natale. Oggi, 3 dicembre, alle ore 15 se ne parlerà anche all'ex convento di Monte Carasso.
Papa Francesco scrive una lettera a religiose e religiosi che seguono il carisma di San Francesco d'Assisi.
Quest’anno ricorrono gli 800 anni da quando San Francesco ha voluto dar vita, per la prima volta, alla rappresentazione della natività in una grotta di Greccio, vicino a Rieti.
Il programma delle tre giornate previste – la prima con la presentazione del libro con gli scritti francescani di Pozzi, la seconda con la giornata di studi e la terza, al Monte Tamaro, con mons. de Raemy – e l'intervista agli organizzatori.
Un commento al volume di padre Pietro Maranesi, autore della sua Prefazione.
Debutto tutto ticinese per lo spettacolo ideato dalla Compagnia «Exire», «Francesco, la benedizione di un povero», per la drammaturgia di Sergio Di Benedetto e la regia di Fabio Sarti, in scena martedì 4 aprile, alle 20.30, nella chiesa di S. Giorgio a Morbio inferiore.
Economisti, imprenditori e attivisti sono riuniti nella città di San Francesco. Da Assisi le voci dei ticinesi Valery Baggi, Cristina Morisoli Gianella e del prof. Luca Crivelli della Supsi.
Due delle opere di Walter Gianotti esposte a Zurigo al Museo nazionale.
«Francesco e il Sultano. 800 anni da un incredibile incontro» ripercorre le tappe essenziali del cammino del Santo di Assisi e dei francescani nel mondo. Un cammino che oggi ha intrapreso la via del coraggio e della visione ancorata al Vangelo di Papa Francesco.
È il Santo che ha segnato un’ epoca. Nato ad Assisi nel 1182, visse una giovinezza ricca di piaceri. Poi, la chiamata e la conversione. Abbandonò ogni ricchezza, si fece povero, iniziò a predicare, fondò l’ Ordine francescano. Continua a parlare a ogni generazione nel segno dell'amore di Cristo per gli uomini e per il creato.
‹›