Sul volo Tokyo-Roma Francesco ribadisce il forte messaggio di Hiroshima, esprimendo dubbi anche sulle centrali nucleari fino a che non ci sarà sicurezza totale. A proposito dell’inchiesta sulle finanze dice: «Sono contento perché è la prima volta che in Vaticano la pentola viene scoperchiata da dentro, non da fuori»
Il 32.mo viaggio apostolico ha portato Papa Francesco in Asia. Dalla terra dei Thai al Paese del Sol Levante, il Pontefice ha levato la sua voce in difesa della vita e della pace.
Francesco in Giappone celebra la Messa al Tokyo Dome ed invita a riconsiderare le nostre scelte quotidiane per non restare intrappolati o isolati nella ricerca del successo ad ogni costo.
Non cosa possiedo ma con chi condivido e «per chi vivo». È la domanda cruciale che il Papa rivolge ai giovani giapponesi nella messa celebrata a Tokio questa mattina. Il forte invito di Francesco è quello di imparare a donarsi e di accogliere chi cerca rifugio nel Paese.
La stigmatizzazione forte e l’appello preoccupato giunti dalle parole del Santo Padre a Bangkok sul flagello dello sfruttamento sessuale dei minori riaccende i riflettori su un tema doloroso e sottostimato
L’utilizzo dell’energia atomica per fini di guerra va contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune: occorre «ricordare, camminare insieme, proteggere». Così Francesco all’Incontro per la pace al Memoriale di Hiroshima, che sorge esattamente dove il 6 agosto 1945 esplose la bomba atomica. La commozione del Papa per le testimonianze dei sopravvissuti.
Papa Francesco da Tokyo è arrivato a Nagasaki. Presso il Memoriale della Pace, in ricordo delle vittime della bomba atomica, lo attende una piccola folla composta. Le parole del Papa sono forti nell'avvertire: la pace non si costruisce sulla paura
Il dialogo di Francesco con i vescovi giapponesi: dopo aver rivolto il discorso preparato, ha risposto alle loro domande.
Una messa che si è svolta nel migliore dei modi, sia per il Papa «certo stanco a causa dell’elevata umidità climatica, ma molto felice» sia per i fedeli, che hanno potuto contare su una grandissima organizzazione. Così don Bruno Rossi, il missionario italiano che vive nel nord della Thailandia e che nei giorni scorsi ha incontrato una quindicina di pellegrini ticinesi dell’ODP in viaggio nel Paese asiatico, ripensando alla celebrazione eucaristica con Papa Francesco nello Stadio nazionale di Bangkok, svoltasi giovedì e a cui il missionario ha preso parte assieme ad altri 50’000 fedeli.
Lo sviluppo del Magistero della Chiesa sulla tragica realtà della guerra, alla luce della devastazione dell’attacco nucleare su Hiroshima e Nagasaki.
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