L'Iraq può diventare un esempio di pace e di dialogo. Guarda anche la trasmissione «Strada Regina» in onda, oggi, sabato 13 marzo, alle 18.35 su RSILa1, interamente dedicata al viaggio del Papa.
Un filo rosso lega i discorsi programmatici tenuti a Baku, al Cairo e ad Ur indicando la necessità di una religiosità autentica per adorare Dio e amare i fratelli, e dell’impegno concreto per la giustizia e la pace
«Ho visto intorno a me la gioia di accogliere il messaggero di Cristo». Dalla biblioteca del Palazzo Apostolico, la catechesi dedicata al recente viaggio apostolico del Pontefice.
L’Alto Comitato per la Fratellanza Umana sottolinea in una nota il valore delle tappe di Papa Francesco a Ur e Najaf: un ulteriore passo in avanti di dialogo col mondo musulmano dopo la Dichiarazione di Abu Dhabi.
Come d'abitudine, sul volo di rientro dal viaggio apostolico in Iraq Papa Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti.
Francesco ha lasciato il Paese dopo aver abbracciato la comunità cattolica locale e allacciato nuovi rapporti lungo la strada del dialogo interreligioso.
Alla Messa nella cattedrale di Baghdad al termine della sua seconda giornata del viaggio apostolico, il Papa riflette sul senso delle Beatitudini.
Nella piana di Ur lo storico incontro interreligioso.
Nella mattina di sabato 6 marzo il colloquio con il leader della comunità sciita irachena.
Oggi, per la prima volta nella storia, un papa incontra in terra islamica un esponente musulmano sciita di primo piano, l’ayatollah Al-Sistani. E questo è anche il primo viaggio di un pontefice in una terra a maggioranza sciita. Ma non bastano solo questi elementi a rendere storico il viaggio di Bergoglio in Iraq...
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