Samaan ha soggiornato qualche giorno in Svizzera su invito di «Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACN)», portando la sua testimonianza sulla situazione dei cristiani in Egitto.
il 27mo vertice Onu sui Cambiamenti Climatici, la Cop27 è ospitato dal 6 al 18 novembre 2022 nella localita’ turistica di Sharm El-Sheikh. Ci sarà Biden. Per la Svizzera partecipano il presidente della confederazione Ignazio Cassis e la consigliera federale Simonetta Sommaruga. Una corsa contro il tempo per salvare il pianeta.
Grande cordoglio nel mondo musulmano e non solo per la scomparsa a 76 anni di Mohamed Mashali, uomo di grande generosità che per mezzo secolo nella sua clinica di Tanta ha curato centinaia di migliaia di persone senza mezzi, chiedendo parcelle irrisorie o addirittura offrendo egli stesso un sostegno a chi viveva in miseria.
Sono passati cinque anni dalla barbara esecuzione sulla spiaggia di Sirte, in Libia, di 21 giovani egiziani di religione cristiana ad opera del sedicente Stato islamico. Se avessero rinnegato la fede si sarebbero salvati, era stato detto loro. Non lo fecero e per alcuni le ultime parole pronunciate furono: «Signore Gesù Cristo». Il loro sacrificio è stato seme di speranza e di nuova vita per i cristiani del Paese.
Acs Svizzera lancia anche quest’anno, per la 13esima volta, la «Giornata nazionale di preghiera per i cristiani discriminati e perseguitati in tutto il mondo». Per l’occasione, domani, venerdì 22 novembre, alle 20.15, partendo dalla chiesa della Madonna delle Grazie di Cugnasco si terrà una fiaccolata cui parteciperà anche mons. Lazzeri, Vescovo di Lugano. Ospite della serata Kamil Samaan, professore e dottore egiziano, di cui vi proporremo su Catholica sabato un'intervista.
L'itinerario unisce i luoghi attraversati secondo tradizioni millenarie da Maria, Giuseppe e Gesù Bambino quando trovarono rifugio in Egitto per fuggire dalla violenza di Erode.
Promuovere la pace e il dialogo e non cedere alla violenza soprattutto sotto pretesti religiosi. L'invito del Papa.
Lo sceicco Saad Askar ha lanciato l’allarme da un microfono, dopo aver raccolto segnali di alcuni fedeli. L’imam invita a «restare vicini». Cristiani e musulmani devono prendersi «cura l’uno dell’altro. Quanti vogliono colpire i luoghi di culto, non hanno religione».
Sappiamo che tali eventi non colpiscono solo i cristiani ma l’intera società egiziana, e sappiamo che la cosa più preziosa che abbiamo è la nostra unità e coesione. Come è successo in passato, tali eventi aumentano la nostra forza e rafforzano la nostra solidità». È un messaggio di fede e speranza per la pace e l’unità dell'Egitto.
Ferma condanna di monsignor Musarò dell’attentato di ieri che ha colpito i cristiani in pellegrinaggio. L’attentato rivendicato dall’Isis, salito a undici il bilancio delle vittime.
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