La giornata era stata proclamata dai Vescovi del Nord e del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, al termine della loro Assemblea straordinaria tenutasi dal 24 al 30 novembre a Bukavu, per protestare contro le violenze commesse dai diversi gruppi armati presenti nelle due province e per sollecitare le autorità a garantire la sicurezza delle popolazioni locali.
Tra dicembre e gennaio sono avvenuti due fatti inediti nella storia di questo Paese: le elezioni presidenziali, che si sono svolte in un clima relativamente calmo e, in seguito, il primo passaggio di potere al governo senza spargimenti di sangue. Intervista a Joseph Kalamba, prete che vive fra il Congo e la diocesi di Basilea.
All’approssimarsi delle elezioni del 23 dicembre, proprio pochi giorni prima di Natale, si moltiplicano inquietanti segnali di tensione in tutto il Paese. Padre Di Vincenzo: «Nonostante i massacri, l’Ebola e il silenzio della comunità internazionale, non perdiamo la speranza».
Lo denunciano i vescovi del Kasai, che riprendono le statistiche pubblicate di recente dall’Unicef. Urge un intervento.
L’arcivescovo di Kinshasa e consigliere del Papa, commenta la situazione nel Paese africano dove si moltiplicano notizie di massacri e di risposte violente a manifestazioni pacifiche.
I presuli denunciano corruzione, cattiva gestione delle rendite petrolifere, mancanza di dialogo tra maggioranza e opposizione.
Protagonista della sesta edizione di Manno Film Mondo, che si terrà oggi e domani presso la Sala Aragonite di Manno, è la Repubblica Democratica del Congo, in cui da anni operano Sacrificio Quaresimale e Amnesty International.
Il vicedirettore Paolo Beccegato: aumentano nei due Paesi africani i drammi della guerra, degli sfollati e dei bambini soldato. Il 23 febbraio la Giornata di digiuno per la pace.
La Conferenza episcopale denuncia «la campagna di screditamento e di diffamazione della Chiesa cattolica e della sua gerarchia» e si dice «profondamente preoccupata per i fatti molto gravi e gli atteggiamenti ostili» mentre il Paese si prepara alle elezioni generali del 23 dicembre.
Il Dicastero per il dialogo interreligioso chiede ai membri delle diverse fedi di aderire all’iniziativa indetta dal Papa per il 23 febbraio «nelle forme che riterranno più opportune».
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