Mentre il Papa si dirige in Sud Sudan, dopo la visita al Congo, don Darius Solo, oggi Rettore di una delle più grandi università del Paese, ci racconta quanto vissuto nelle ultime ore.
Nel suo primo discorso pronunciato a Kinshasa, il Papa ha sottolineato come il Paese abbia «una geografia ricca e variegata», ma «una storia tormentata dalla guerra» e caratterizzata da «terribili forme di sfruttamento, indegne dell'uomo e del creato».
Don Solo – che per anni è stato al servizio della Diocesi di Lugano – è oggi il Rettore di una delle più importanti università statali del Congo, a Boma, con oltre 4’000 studenti distribuiti in 7 facoltà, dalla medicina alle scienze della comunicazione. Ci racconta le aspettative per il viaggio del Papa che prende avvio in queste ore.
Francesco ha lasciato l'aeroporto di Fiumicino alle 8.29 con un volo dell'Ita e arriverà nella Repubblica Democratica del Congo alle 15 di oggi. Inizia il 40mo viaggio del Papa che lo porterà prima a Kinshasa e poi a Juba capitale del Sud Sudan, dove sarà dal 3 al 5 febbraio.
La missionaria, originaria di Como, ha prestato servizio presso la casa dei bambini Ek’Abana, nella regione del Sud Kivu, a Bukavu. Rientrata in Italia nel 2022 continua il suo impegno per il Congo dando voce al suo popolo.
Presentato in vaticano il viaggio del Papa del 31 gennaio-5 febbraio nei due Paesi; a Juba il Pontefice accompagnato dal primate anglicano Welby e il moderatore dell’assemblea generale della Chiesa di Scozia, Greenshields.
Nella mattinata di oggi, giovedì 25 febbraio, a Roma si sono svolti i funerali dell'ambasciatore italiano e del carabiniere che hanno perso la vita in uno scontro a fuoco.
Francesco ricorda l'esemplare testimonianza dell'ambasciatore Luca Attanasio, «persona di spiccate qualità umane e cristiane».
La giornata era stata proclamata dai Vescovi del Nord e del Sud Kivu, nell’est della Repubblica Democratica del Congo, al termine della loro Assemblea straordinaria tenutasi dal 24 al 30 novembre a Bukavu, per protestare contro le violenze commesse dai diversi gruppi armati presenti nelle due province e per sollecitare le autorità a garantire la sicurezza delle popolazioni locali.
Tra dicembre e gennaio sono avvenuti due fatti inediti nella storia di questo Paese: le elezioni presidenziali, che si sono svolte in un clima relativamente calmo e, in seguito, il primo passaggio di potere al governo senza spargimenti di sangue. Intervista a Joseph Kalamba, prete che vive fra il Congo e la diocesi di Basilea.
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