Donata Frigerio festeggia con le ragazze della casa «Ek’Abana» la festa
della donna (foto d'archivio)
Internazionale

Donata Frigerio: «Al Papa il grido del Congo per la pace»

I viaggi apostolici di papa Francesco sono un’opportunità per aprire una finestra su conflitti e situazioni dimenticate. Ecco allora che nell’imminenza del viaggio del Pontefice in Congo, 107 associazioni, comitati e gruppi della società civile italiana, molti dei quali presenti nel Paese africano, chiedono a gran voce di spezzare il silenzio su una guerra e sui crimini commessi ai danni della popolazione. A questa iniziativa partecipa anche Donata Frigerio, originaria di Como. Del suo impegno quale missionaria nella casa dei bambini Ek’Abana, nella regione del Sud Kivu, a Bukavu, per il Centro missionario diocesano di Reggio Emilia, avevamo parlato su catt.ch e Catholica a metà aprile del 2021. Questa struttura accoglie bambine accusate di stregoneria, una vecchia pratica, che coinvolge soprattutto le famiglie più povere, prede di sette e santoni, che trasformano delle bambine in capri espiatori delle disgrazie. Nella casa le vittime intraprendono un percorso di ricostruzione psicologica. Donata Frigerio è tornata in Italia a febbraio 2022. «Quando ho lasciata l’Ek’Abana, la situazione non era cambiata di molto: il posto lasciato libero dalle ragazze che hanno potuto rientrare nelle loro famiglie o che sono state accolte da famiglie affidatarie sono stati subito occupati da altre vittime di questa pratica che l’insicurezza e la violenza presente nel Paese non fanno che alimentare», ci dice. Ora la sua missione è soprattutto quella di attirare l’attenzione sulla situazione drammatica nella quale vive la popolazione congolese. «Nella regione dove ero io non è cambiato molto, ma nella zona di Goma, 200 chilometri più a nord, la situazione si è deteriorata pesantemente a causa soprattutto del risorgere di un gruppo armato chiamato M23, che ha occupato con le armi una parte del territorio nel Nord Kivu, mischiandosi anche con altri gruppi armati», sottolinea. Questo ha causato morti, feriti, la fuga della popolazione per mettersi al riparo dalle violenze.

Per ragioni di sicurezza papa Francesco non andrà a Goma, ma nella capitale Kinshasa è previsto mercoledì 1. febbraio un incontro con le vittime delle violenze. «Abbiamo pensato di organizzare un incontro con i media per parlare del Congo e del suo grido di pace », racconta Donata Frigerio. «Tutto è iniziato in un piccolo gruppo e poi si sono aggiunti molti altri enti». Hanno anche scritto una lettera a Papa Francesco con la richiesta di dare voce al grido della popolazione congolese. La conferenza stampa si è svolta lo scorso mercoledì a Roma. In sintesi, Donata Frigerio sottolinea che «sono state fatte precise richieste, fra le quali l’assunzione delle responsabilità da parte dei Paesi occidentali. Come ha spiegato Pierre Kabeza, congolese rifugiato in Italia, la guerra in Congo è come un grande albero: le radici sono i Paesi occidentali e emergenti con la loro sete di materie prime, il tronco sono i Paesi limitrofi coinvolti in questa guerra, mentre i rami sono le bande armate che agiscono sul territorio. La linfa sono le ricchezze minerarie presenti nel Paese. Dieci anni fra l’ONU ha commissionato uno studio in cui sono stati mappati numerosi crimini e le violazioni dei diritti umani in Congo, ma questo studio non ha avuto seguito. Si chiede che questo rapporto venga tolto dal cassetto in cui è stato messo e sia fatta giustizia. Poi c’è la legge sulla tracciabilità dei minerali da revisionare perché incompleta, soprattutto per il fatto che non prevede sanzioni per chi la viola. Importante anche l’appello di Micheline Mwendike, attivista dei diritti umani di origine congolese, impegnata nella lotta non violenta contro la guerra, per un programma di disarmo, perché nella guerra tutti sono perdenti e i congolesi vogliono la pace».

Katia Guerra    

La popolazione fugge dalla violenza: immagini dai campi profughi

L
Donata Frigerio festeggia con le ragazze della casa «Ek’Abana» la festa della donna (foto d'archivio) | © CM Reggio Emilia
30 Gennaio 2023 | 19:24
Tempo di lettura: ca. 2 min.
Condividere questo articolo!