Funerali di stato per Attanasio e Iacovacci uccisi in Congo

Le istituzioni italiane si stringono intorno alle famiglie dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci. Questa mattina i funerali di Stato e poi il rientro nei paesi d’origine. Sabato le esequie di Attanasio saranno celebrate a Lambiate, dall’arcivescovo di Milano Delpini.

Le indagini vanno avanti

Accanto al dolore vanno avanti le indagini per ricostruire quanto accaduto. Le autopsie hanno confermato che non è stata un’esecuzione, Attanasio e Iacovacci sono stati uccisi nello scontro a fuoco tra i loro assalitori e i ranger congolesi intervenuti in soccorso. Sei gli uomini del commando che prima avrebbero ucciso l’autista Milambo e poi nella foresta i due italiani, così ieri nell’informativa alla Camera il ministro degli Esteri di Maio. «Luca Attanasio era l’ambasciatore che tutti vorremmo vedere — ha raccontato il titolare della Farnesina in un’intervista— non solo rappresentava al meglio l’Italia, ma si faceva voler bene da tutti. Con la moglie aveva fondato una Ong, il lavoro che facevano ogni giorno ci rendeva orgogliosi. Gli dedicheremo un’area del ministero, faremo una cerimonia di commemorazione e gli intitoleremo un progetto di cooperazione allo sviluppo. Il suo nome comparirà sul libro d’oro della Farnesina, riservato ai caduti in servizio. Quello che è stato, il modo in cui ha lavorato per il nostro Paese, non sarà dimenticato».

Intanto una squadra di carabinieri del Ros, su delega della Procura di Roma, è a Goma per indagare. Nel paese africano, è stato rimosso un dirigente del ministero dell’Interno che aveva puntato il dito contro i ribelli hutu delle Forze democratiche per la liberazione del Ruanda, che però avevano negato ogni responsabilità nell’attacco di lunedì. Ieri 12 le vittime nel nord Kivu, negli agguati dei ribelli ugandesi dell’Alleanza delle forze democratiche, uno dei 122 gruppi armati che agiscono nell’est del Congo. Da novembre 2019 sono mille i civili uccisi solo nella zona di Beni, 4300 dal 2017 nel Kivu. I rapimenti sono stati più di 5.500.

Vatican News/red

25 Febbraio 2021 | 09:36
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