All’approssimarsi delle elezioni del 23 dicembre, proprio pochi giorni prima di Natale, si moltiplicano inquietanti segnali di tensione in tutto il Paese. Padre Di Vincenzo: «Nonostante i massacri, l’Ebola e il silenzio della comunità internazionale, non perdiamo la speranza».
Lo denunciano i vescovi del Kasai, che riprendono le statistiche pubblicate di recente dall’Unicef. Urge un intervento.
L’arcivescovo di Kinshasa e consigliere del Papa, commenta la situazione nel Paese africano dove si moltiplicano notizie di massacri e di risposte violente a manifestazioni pacifiche.
I presuli denunciano corruzione, cattiva gestione delle rendite petrolifere, mancanza di dialogo tra maggioranza e opposizione.
Protagonista della sesta edizione di Manno Film Mondo, che si terrà oggi e domani presso la Sala Aragonite di Manno, è la Repubblica Democratica del Congo, in cui da anni operano Sacrificio Quaresimale e Amnesty International.
Il vicedirettore Paolo Beccegato: aumentano nei due Paesi africani i drammi della guerra, degli sfollati e dei bambini soldato. Il 23 febbraio la Giornata di digiuno per la pace.
La Conferenza episcopale denuncia «la campagna di screditamento e di diffamazione della Chiesa cattolica e della sua gerarchia» e si dice «profondamente preoccupata per i fatti molto gravi e gli atteggiamenti ostili» mentre il Paese si prepara alle elezioni generali del 23 dicembre.
Il Dicastero per il dialogo interreligioso chiede ai membri delle diverse fedi di aderire all’iniziativa indetta dal Papa per il 23 febbraio «nelle forme che riterranno più opportune».
I cattolici in piazza chiedono nuove elezioni presidenziali e il Governo ordina ancora di sparare sulla folla. Dopo quella di dicembre, anche la marcia di domenica è stata repressa.
Dopo l’attacco ai cattolici dei militari del Presidente Kabila, il direttore di Acs Italia Monteduro propone di proseguire nella preghiera lanciata da Papa Francesco il 23 novembre scorso e si augura che la Comunità internazionale faccia pressioni su Kabila perché rispetti gli accordi del 2016 e non concorra per un terzo mandato.
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