Nell'ambito di due iniziative popolari sull'aborto in fase di raccolta firme fino al 21 giugno 2023, i vescovi svizzeri mediante un loro organismo hanno voluto ribadire la propria posizione su questo tema
Il 17 settembre 2022, l'edificio è stato sede di una messa celebrata dal vescovo ausiliare emerito di Coira, Marian Eleganti, nell'ambito della «Marcia per la vita». Quest'ultimo evento è stato caratterizzato da provocazioni.
L’assemblea plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo ha approvato l’ennesima risoluzione che definisce l’aborto un «diritto umano».
Ci sono ancora donne, in Ticino, che ricorrono a un'interruzione volontaria di gravidanza perché si trovano confrontate con una gravidanza non programmata o in una situazione di fragilità, anche se il tema non sembra più essere d’attualità. Nel 2020 il numero degli interventi è tornato a crescere (+7.1%). Ne parliamo con Carlo Luigi Caimi, presidente di «Sì alla vita».
Diffusa l'intervista di Francesco alla radio spagnola COPE. Tra i tanti temi anche Afghanistan, Cina, eutanasia. E sul viaggio in Ungheria: «Non so se incontrerò Orbán».
Annunciata la stesura di un testo sull'Eucarestia, con una sezione sull'importanza di essere degni di riceverla.
«C'è valore in ogni vita, a prescindere dalla genetica», ha commentato il governatore Doug Ducey che ha trasformato in legge il provvedimento.
Approvata la legge sull'interruzione volontaria di gravidanza. Per i vescovi si tratta di un provvedimento contrario alla vita e lontano dal sentire del popolo argentino.
«Sono cattolico, ma devo risolvere un problema nella società argentina», ha dichiarato Fernandez.
Donald Trump era molto vicino al movimento «Pro Life», mentre il Partito Democratico – che esprime il Presidente-eletto Joe Biden – è «Pro Choice». Le ragioni di uno scontro sempre più aspro.
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