Ticino e Grigionitaliano

Cammino francese di Santiago: l'ultima tappa, da Moissac a Saint Jean Pied de Port

Ripartiamo dopo aver visitato la bella Moissac famosa per l’Abbazia di Saint-Pierre (soffermatevi davanti al portale), uno degli edifici romanici più belli di Francia. Merita una visita anche il chiostro del monastero benedettino adiacente. Uscendo dalla città si imbocca la strada accanto al canale, ombreggiata e in pianura, con belle chiuse. Si sale poi a Auvillar, dove vale la pena osservare la «halle» e il panorama, si passa da Flamarens con la splendida chiesa purtroppo in stato di abbandono e si giunge a Lectoure con vecchie stradine pittoresche e una bella cattedrale, che conferisce alla città una sky line vagamente… friburghese. Vale una fermata la Romieu con la sua collegiata e il chiostro.

Tra campi di girasoli e tanto verde si passa da Condom (nota negli ambienti artistici per la sua cattedrale di Saint-Pierre e in quelli culinari per il suo brandy «Armagnac» ). Il cammino prosegue nel Gers lungo stradine di campagna costeggiate da vigneti di Armagnac, campi di girasoli e piccoli boschi. Superato il lago artificiale di Ténarèze, il percorso conduce a Eauze. Da vedere e molto pittoresca è la piazza centrale con le sue antiche case a graticcio che si ergono su portici. E poi avanti fino ad attraversare tante pianure, qualche bosco e borgo fino a Aire-sur-l’Adour. Vale la pena visitare Sainte Quitterie e provare l’esperienza del canto nella cripta: rimarrete senza parole. Se più avanti vi capiterà di incontrare il vecchio parroco di Miramont…fatevi offrire l’Armagnac che ancora oggi produce e raccontare la sua vita. Camminiamo tra uva e campi di mais, su e giù per le colline del Béarn. Marciamo ormai spediti verso i Pirenei, girando verso sud, attraversando anche qualche tratto di autostrada e scoprendo che al pellegrino qui si offrono i rifugi più particolari. Per esempio un divano e un tavolino nel bosco con caffè, mele e tante frasi che permettono di riflettere. Si giunge pian piano a Navarrenx, trasformata dai re di Navarra in una grande fortificazione, ancora ben conservata. Abbiamo l’occasione di sperimentare l’accoglienza delle persone del luogo: sentendoci parlare italiano, un abitante ci dice di avere un nonno italiano e ci accompagna nella visita della cittadina. Camminiamo a lungo in pianura e poi terminiamo in salita arrivando ad Aroue, dove gli ostelli sono solo due e si ritrovano tanti compagni di cammino persi nelle tappe precedenti. Ripartire il mattino presto quando il sole si sta alzando, pregare con una pellegrina che ci chiede una benedizione perché lei non crede, ci fa commuovere. Siamo quasi arrivati alla fine della Francia, dopo circa 1600 km da Lugano e nel cuore e negli occhi lo stesso stupore. Gli ultimi tratti sono percorsi da tanti pellegrini, soprattutto francesi, spesso bretoni e ormai si giunge all’ultima tappa con quel sorriso di chi sa che è quasi finita, con le lacrime che salgono agli occhi ad ogni curva. Si passa un punto in cui tre cammini francesi si riuniscono: il nostro da Puy en Velay, quello di Tours e di Vézelay. Si inizia a salutarsi negli ultimi passi verso Saint Jean Pied de Port, si vede ormai la porta d’entrata della città e poi, si intuisce la grande salita per superare i Pirenei. Ma quest’anno ci fermiamo qui, infinitamente grati per gli incontri e del cammino di fede fatti.

Chiara Gerosa

Vedi anche, in ordine cronologico:

5a tappa: Cammino francese di Santiago: da Conques a Moissac (catt.ch);

4a tappa: Cammino francese di Santiago: da Saint Chély d’Aubrac alla chiesa abbaziale di Conques (catt.ch);

3a tappa: Cammino francese di Santiago: Da Puy en Velay a Saint Chély d’Aubrac (catt.ch);

2a tappa: Cammino francese di Santiago: Dalla Côte-Saint-André a Le Puy en Velay (catt.ch)

1a tappa: Cammino francese di Santiago: da Ginevra a La Côte-Saint-André (catt.ch)

18 Settembre 2022 | 06:42
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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