La cittadina di Espalion cresciuta intorno al ponte ad arco in arenaria rossa
Internazionale

Cammino francese di Santiago: da Saint Chély d’Aubrac alla chiesa abbaziale di Conques

di Chiara Gerosa 

Ripartiamo dalla caratteristica Saint Chély d’Aubrac e ci lasciamo alle spalle il Massiccio Centrale scendendo nella valle dove scorre il fiume Lot attraverso boschi e stradine sterrate. Dopo qualche piccolo villaggio, si arriva a Saint-Côme-d’Olt, borgo con una chiesa dal campanile molto particolare perché «contorto». Vale la pena passeggiare per il centro storico rimasto intatto. Passando da un bel ponte romanico in pietra ci si dirige verso la sponda sinistra del fiume Lot. Vale un piccolo détour la chiesa di Perse, in alto sopra la collina per i suoi affreschi e il timpano del portico che lascia senza fiato. Si giunge poi a Espalion, città cresciuta intorno al ponte ad arco in arenaria rossa costruito sotto san Luigi, patrimonio dell’Unesco. Il villaggio è dominato da un imponente castello del XV secolo. Proseguendo si arriva al piccolo paesello di Béssuejouls. Assolutamente da vedere la chiesa romanica di Saint Pierre. La sua torre ospita nella parte superiore una piccola cappella raggiungibile attraverso due strette scale a chiocciola. Il presbiterio è decorato con l’Arcangelo Michele e qui molti pellegrini lasciano preghiere scritte. C’è un’atmosfera mistica in questo luogo, ma pochi osano avventurarsi attraverso la stretta scala fino alla cappella superiore. Il cammino prosegue poi in salita in direzione di Estaing. Percorrere certi tratti sotto il sole è piuttosto stancante e la preghiera si fa minimalista, quasi a dire che ogni passo offerto è un’invocazione. Si giunge alla piccolissima località di Trédou, conosciuta per due fatti: poiché qui è nato padre Auguste Arribat, un Giusto tra le nazioni che ha nascosto dei bimbi ebrei durante la seconda guerra mondiale e perché nel cimitero è stata girata una scena del film Saint Jacques… La Mecque. Si prosegue poi prima in pianura su stradine asfaltate e poi con alcuni saliscendi nel bosco da cui già si intravede la bella Estaing. Domina la città il castello della famiglia Estaing e vale una visita anche la vicina chiesa di Saint Fleuret. Qui troviamo anche la possibilità di pregare la compieta con un gruppo di pellegrini. Il percorso prosegue a tratti sulla strada ombreggiata e in salita su sentieri. La quota si alza e si attraversano piccoli villaggi e fattorie fino ad arrivare a Golinhac, con la sua chiesa dedicata a san Martino che conserva le fondamenta romaniche di un priorato benedettino. Vale la pena salire un po’ più in alto dopo il villaggio alla cappella Notre Dame des Hauteurs, per ammirare il panorama sui monti dell’Aubrac e l’Auvergne. La prima parte della tappa si snoda attraverso valli e gole. Si passano piccoli borghi e che bella sorpresa quando qualche privato offre sul bordo della strada un bicchiere d’acqua o di tè e dei biscotti per dare forza ai pellegrini. Tra campi, nuvole, mucche al pascolo e qualche conchiglia messa qua e là per indicare la direzione, giungiamo a Sénergues con il castello e la chiesa di san Martino del IX secolo. Da qui il cammino è in discesa e come finale di tappa non è ideale. Ma la vista sulla chiesa abbaziale di Conques è spettacolare e toglie ogni fatica.

La cittadina di Espalion cresciuta intorno al ponte ad arco in arenaria rossa | © Chiara Gerosa
17 Agosto 2022 | 16:13
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