Ticino e Grigionitaliano

Cammino di Santiago: il tratto da Logrono a Burgos tra arte, storia e paesaggi che tolgono il fiato

di Chiara Gerosa

Passando dalla Puerta del camino, l’uscita da Logrono è lunga ma piacevole poiché si attraversa un grande parco cittadino dove, oltre a numerosi pellegrini, si incontrano diverse specie di uccelli e zampettano gioiosi alcuni scoiattoli. Il percorso prosegue costeggiando un lago artificiale, una delle poche zone umide della regione, per poi iniziare a salire verso Navarrete. E proprio appena giunti in alto, siamo accompagnati da una miriade di croci formate da rami, inserite dai pellegrini nella rete che separa il sentiero dall’autostrada. Questi sono i punti dove ci si ferma commossi a riflettere sui passi di chi prima di noi è passato, di chi passerà. A Navarrete ci fermiamo brevemente per ammirare lo splendido retablo dell’altare maggiore in stile barocco della iglesia de Santa María de la Asunción. Il cammino prosegue tra vigneti e campi e passa per Ventosa dove hanno creato l’iniziativa, che ci godiamo, «1 km di arte». La strada, dopo el alto de San Anton a 670 metri non fa che scendere fino a Najera, cittadina costruita sotto un imponente sperone di roccia rossa. Visitiamo il Monastero con la cripta della Vergine e splendidi sepolcri. Le tappe, dopo la salita a partire da Najera, propongono un dislivello meno impegnativo e si macinano chilometri tra vigneti e campi di grano. A mancare sono piuttosto gli alberi, che nella calura, avrebbero portato un po’ di refrigerio. Resta che il panorama che si apre davanti agli occhi toglie il fiato: il sentiero sterrato che percorriamo taglia a metà immense distese di campi verdi rotti da ampie macchie di giallo offerte dai campi di colza. I piccoli puntini scuri qui e là, lungo lo sterrato, sono i pellegrini che ci precedono. L’arrivo a Santo Domingo de la Calzada ci regala un concentrato di arte e storia, a partire dalla bella cattedrale che porta in sé una particolarità unica al mondo. Una leggenda racconta di un ragazzo condannato a morte che sopravvisse all’impiccagione grazie a un miracolo di santo Domingo. I genitori, saputo dal Santo che il figlio non era ancora morto, si precipitarono dal magistrato per poter riavere il figlio. Il magistrato stava mangiando un buon piatto di pollame e rise e rispose che il loro figlio aveva tanta vita quanto il gallo e la gallina che stava per mangiare. Ma in quel momento i due polli scapparono dal piatto del magistrato saltellando allegri, come se non fossero stati cotti. Fu così che il magistrato dovette dare ascolto alle richieste dei genitori e scagionare il ragazzo. Per questo, all’interno della cattedrale si trova un «gallinaio»; una gabbia contenente due polli vivi che ogni due settimane vengono rimpiazzati. Il paesaggio dei prossimi chilometri è composto da dolci colline che spaziano dal verde, al giallo al marrone. Importante dire che a Belorado esiste l’ostello gestito dall’Associazione svizzera degli Amici del Cammino di Santiago (con turni di due settimane, arrivano hospitaleros da tutta la Svizzera), dove ci fermiamo per un saluto. Tra vari saliscendi piuttosto rilevanti al mondo, gli archeologi hanno scoperto delle ossa di ominidi, completi di Dna umano, la cui eccezionalità sta nel fatto che sono fra i più antichi mai trovati in tutto il mondo. Vediamo da lontano le torri della cattedrale di Burgos, ma mancano ancora diversi chilometri che risulteranno, come spesso, piuttosto noiosi. Burgos però ripaga la fatica regalandoci una splendida visita religiosa e culturale.

| © chiaragerosa
4 Settembre 2023 | 15:15
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