Abazia di Conques
Internazionale

Cammino francese di Santiago: da Conques a Moissac

di Chiara Gerosa 

Quanta bellezza nella chiesa abbaziale di Conques. Costruita nell’XI e XII secolo, con numerose sculture romaniche, in primis il timpano del Giudizio Universale che viene ben spiegato (scoprendone le curiosità!) ogni sera a pellegrini e turisti da un religioso. Il tesoro contiene numerosi reliquiari. La più famosa è la statua di Saint Foy, ricoperta d’oro e pietre preziose. Vale la pena se possibile, rimanere un giorno qui, un luogo di alta spiritualità.

Il cammino si fa arduo da Conques perché la salita che porta alla cappella di Saint Foy è molto ripida e scoscesa. Quando si arriva in alto lo sguardo si apre sui campi a perdita d’occhio. Il cammino continua nella natura e ogni tanto è segnato da cappelle o statue anche di S. Rocco. Dopo una discesa si giunge alla città industriale e mineraria di Décazeville e poi, tornando sul Lot che per un po’ avevamo perso, fino a Livinhac.

Proseguiamo soprattutto attraverso campi fino a giungere a Montredon. Nella cappella si trovano begli affreschi storici del XIV secolo. Piccole chiese accompagnano i nostri passi e offrono il tempo per una breve pausa prima di raggiungere la grande Figeac. Qui incontriamo una pellegrina che ci racconta la sua storia miracolosa: fino a quattro anni prima non camminava a causa della sclerosi, oggi percorre 35 km al giorno sul cammino. Visitiamo Figeac con questa storia nel cuore, una delle numerosissime vite che ci passano accanto per testimoniare il perché di questo cammino. Il bellissimo centro storico ha ancora un fascino medievale, con molte case del XIIIXVI secolo ancora ben conservate. Interessante il Musée Champollion dedicato al famoso linguista ed egittologo che ha contribuito in modo significativo alla decifrazione dei geroglifici. Con vari saliscendi ci si inoltra nel Quercy, zona di pietre con le classiche «cazelles» e dolmen. Se vi piacciono le case tradizionali, la traversata del Quercy vi riempirà di gioia: caverne e fiumi sotterranei, poca erba ma tanti boschi, pecore e tante case in pietra calcarea. Una particolarità dell’ufficio del turismo di Limogne en Quercy organizza ogni anno l’operazione «mille mains à la pâte» che riunisce centinaia di volontari che sistemano il cammino verso Santiago perché considerato un patrimonio da difendere. Da Limogne troviamo tanti querceti che hanno preso il posto delle vigne rovinate dalla filossera alla fine del XIX secolo. 

Cahors

Si arriva in poche tappe a Cahors: la cattedrale S. Etienne, la piazza del mercato e tra il pont Valentré, la città è un ottima fermata. Da lì si riparte in salita e il percorso continua fino a Lascabanes dove, prima del Covid, il parroco proponeva durante la messa del pellegrino la lavanda dei piedi ad ogni camminatore: un momento molto intenso. Il cammino prosegue nel verde con tanti saliscendi, vi auguriamo di non trovarvi giornate intere di pioggia: scoprirete altrimenti che la terra su cui camminate è anche chiamata l’amoureuse…perché si incolla facilmente sotto le scarpe. Se avrete pazienza, giungerete però ad una delle perle del cammino in Francia: Moissac.

Moissac
Abazia di Conques | © Chiara Gerosa
26 Agosto 2022 | 06:01
Tempo di lettura: ca. 2 min.
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