L’Alto del Perdòn, uno dei simboli più conosciuti del Cammino di Santiago su territorio francese
Ticino e Grigionitaliano

Cammino di Santiago / 2. La cronaca del tratto da Pamplona a Logroño

di Chiara Gerosa 

Riprendiamo il nostro Cammino da Pamplona: l’uscita, così come l’entrata in città, non è particolarmente interessante, ma si percorre abbastanza velocemente poiché è mattina presto e si passa da parchi e dal Campus Universitario. Alcuni pellegrini mattinieri ci precedono e li vediamo presto, passata la pianura, iniziare ad arrampicare per arrivare al Alto del Perdòn. Si tratta di uno dei simboli più conosciuti del Cammino francese: il famoso monumento è stato eretto nel 1996 dagli Amici del Cammino di Navarra. Tra numerose pale eoliche e il vento che soffia, ci si sofferma ad ammirare il monumento e soprattutto il vasto panorama percorso da Pamplona. Lo sguardo percepisce orizzonti infiniti e la fatica è ripagata. Il monumento riproduce le sagome di alcuni pellegrini a piedi e a cavallo che ci hanno preceduto dal medioevo ad oggi. Dentro si smuove qualcosa, come sentirsi parte di una lunga storia di pellegrini passati da queste alture con i loro pensieri, le loro fatiche, i loro ideali.

Ci fermiamo un po’, passando in rassegna amici, conoscenti e persone che portiamo idealmente con noi, nella preghiera. Sì, il Cammino è anche questo: fermarsi e lasciar emergere il carico di vita che abbiamo accumulato, spesso per ringraziare. La discesa verso Uterga è piuttosto impegnativa, non solo per la pendenza ma perché il fondo è pietroso e stanca velocemente gambe e ginocchia. Il panorama resta meraviglioso. Se il pellegrino ha ancora un po’ di forza, consigliamo di percorrere due chilometri fuori percorso per visitare, partendo dal villaggio di Muruzàbal, la cappella Nostra Signora di Eunate, una cappella ottagonale romanica situata in piena campagna.

Nei giorni successivi si continua poi in direzione di Puente La Reina, conosciuta soprattutto per il ponte sul fiume costruito a metà dell’ XI secolo per facilitare il Cammino dei pellegrini tra Pamplona ed Estella, composto da 7 archi semicircolari tra i più fotografati sul cammino. Lasciata la cittadina, ci immergiamo tra vigneti ed uliveti con paesaggi pittoreschi tra continui saliscendi. Ci stiamo avvicinando alla provincia di Rioja, celebre per il suo vino. Dopo aver superato distese di campi e diversi villaggi che ci regalano visite di alcune chiese notevoli, giungiamo ad Estella. Ancora prima di arrivare in centro, si incontra la Iglesia del Santo Sepulcro, costruita in stile romanico nel XIII secolo, con una facciata in stile gotico particolare. Estella è ricca di chiese interessanti e vale la pena perdersi un po’ tra le sue stradine e vedere almeno San Pedro de la Rua.

La prossima tappa, immancabile per tutti i pellegrini (bevitori ed astemi) è certamente Irache, con la sua fonte del vino. Qui si trova una doppia fontana: un rubinetto dona acqua e l’altro vino rosso. È stimato che la fonte disseti i viandanti con cento litri di «rosso» al giorno. E qualche pellegrino che incontriamo più tardi… ne ha evidentemente approfittato parecchio. Il Cammino è piuttosto pianeggiante e le dolci discese e salite sono attorniate da tanto verde, giallo e natura che fanno dimenticare fatica e pesi. Meritano una visita la chiesa di Santa Maria e il chiostro gotico di Los Arcos e la Iglesia del Santo Sepulcro del XII secolo di Torres del Rio costruita in stile romanico, e pure lei, come Eunate, con un’insolita pianta a forma ottagonale, così come la Iglesia de santa Maria a Viana. Entrati poi nella regione della Rioja ci avviciniamo a Logroño. Ma per raggiungerla bisogna ancora attraversare una lunga periferia un po’ barbosa. Per fortuna, la visita della città è interessante ed arricchente.

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29 Agosto 2023 | 16:39
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