Ticino e Grigionitaliano

L'impegno dell'associazione ticinese «Mani per il Nepal». La testimonianza di Felicia Baggi

Cuore e mani per il Nepal: è ciò che contraddistingue l’opera di un’associazione ticinese chiamata «Mani per il Nepal» e creata nel 2015, dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese asiatico. È nata da legami di amicizia ed è trainata dal presidente Daniele Foletti. Nel comitato, oltre a Sergio Petrini e Lara Ambrosetti, fa parte anche Felicia Baggi, una giovane bleniese da sempre impegnata nel portare aiuto agli altri. «Di solito il mio impegno è fuori dalla porta di casa. Quando mi è stato chiesto di far parte del comitato di questa associazione l’ho vista come un’occasione di aiutare anche chi è più lontano», ci racconta.

Il modo di operare di «Mani per il Nepal» è caratterizzato dalla raccolta fondi in Ticino a sostegno di opere di pubblica utilità per la popolazione più povera, in particolare della valle del Makalù, situata nella parte orientale del Nepal, conosciuta per la quinta vetta più alta del mondo, il Monte Makalu, che appartiene alla catena dell’Himalaya.
Le necessità vengono identificate sul posto grazie a persone fidate. «Uno dei progetti che ho trovato più utile è stato quello della fabbricazione in Nepal e la consegna di stufe a legna alle famiglie più povere: la stufa permette di riscaldarsi in modo più sicuro, cucinare, togliere il fumo dalla casa e bruciare meno legna rispetto ad un focolare aperto in mezzo alla casa. Senza questo aiuto non potrebbero permettersela». Una volta raccolte nei villaggi le adesioni per le stufe, viene finanziata, grazie alla raccolta fondi, la loro fabbricazione. Il momento della distribuzione è sempre una grande festa. Nel corso degli anni, più di 2500 famiglie hanno potuto ricevere la stufa. «Sempre con lo stesso spirito – rispondere a bisogni concreti – sono stati realizzati un orfanotrofio, tre acquedotti, due mini-centrali elettriche, sei ponti di transito, un atelier di tessitura per la fibra d’ortica e sono state acquistate 300 mucche per il sostentamento delle famiglie, consegnati 3 mila zainetti agli allievi della scuole, vestiti, materiale scolastico e molto altro», ci spiega Felicia Baggi.

Per la raccolta fondi in Ticino e per far conoscere l’associazione e i suoi progetti si organizzano vari tipi di eventi quali ad esempio concerti, incontri con celebri alpinisti, conferenze su temi legati al Nepal, e con la partecipazione a mercatini dove vengono venduti prodotti realizzati in Nepal, in particolare le caratteristiche sciarpe di lana di Yak nepalesi. «I soldi vengono interamente devoluti a favore dei progetti promossi dall’associazione in Nepal», sottolinea Felicia. L’ultimo evento in ordine cronologico si è tenuto a Bodio lo scorso 8 marzo e ha avuto quale tema le mucche e la loro importanza per la sussistenza della popolazione povera in Nepal, così come lo è stato nel secolo scorso anche per il Ticino.

Concerto il 25 a Bellinzona

Il prossimo evento è previsto giovedì 25 aprile alle ore 20 presso il Teatro Sociale di Bellinzona. Si tratta di un concerto benefico con l’ensemble «I Barocchisti», diretto dal maestro Diego Fasolis, con Duilio Galfetti (violino solista), Lucia Cirillo (mezzosoprano), Diego Fasolis (clavicembalo). I biglietti si possono acquistare presso l’Ente Turistico Bellinzona e Valli o su ticketcorner.ch. Info: maniperilnepal.ch. (KG)

| © Mani per il Nepal
19 Aprile 2024 | 06:52
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