Vista sul territorio vulcanico da Raffy
Ticino e Grigionitaliano

Cammino francese di Santiago: Dalla Côte-Saint-André a Le Puy en Velay

di Chiara Gerosa 

Dopo aver visitato il museo di Berlioz e dato un’occhiata alla chiesa e alle Halle di La Côte-Saint-André, si riparte con destinazione Le Puy en Velay, da dove inizia la via Podiensis. Il cammino continua in direzione ovest nella campagna dell’Isère attraverso campi e piccoli boschi che nascondono piccoli ruscelli e stagni. Interessante lo stagno alle porte di Faramans. Quando attraversiamo questo tratto, la calura è forte e attendiamo solo di poter ritornare in altezza nelle tappe seguenti. Intanto ci lasciamo accompagnare dalle numerose croci che interrompono per qualche istante il cammino per una preghiera o un pensiero. Nei villaggi scopriamo le tipiche case di questa zona fatte quasi interamente di ciottoli. Si passa poi da Pommier-de- Beaurepaire (anche la chiesa è nello stesso stile) e finalmente ci si trova a camminare sulla cresta di una piccola montagna fino a Revel Tourdan, piccolo villaggio con le vestigia di un castello del 13esimo secolo. Si continua in aperta campagna dove lo sguardo si perde fino ad incrociare la linea ad alta velocità che collega Parigi, Lione e Marsiglia. Fa riflettere il paragone fra la velocità con cui procediamo e con cui gustiamo profumi e incontri e la rapidità del treno che passa sopra di noi. Che splendore poi raccogliersi nella chiesa romanica di Surieu, all’esterno del monastero del Carmelo. Il percorso prosegue fino a Chavanay dove si trova un simpatico trompe l’oeil con un pellegrino in cammino e la bella «Chapelle du Calvaire» e dove salutiamo per l’ultimavoltailRodanochesidirigea sud, mentre noi continuiamo verso sudovest. Un cartello indica che mancano 1631 km a Santiago, ma non siamo molto certi di queste misurazioni. Interessante quando ci si volta e si possono ammirare il Rodano, le Alpi e l’Ardèche. Si prosegue in salita incontrando qualche grande villaggio (Saint-Julien-Molette et Bourg-Argental con la sua bella collegiata con portale romanico interessante) e poi via per boschi e seguendo una vecchia linea ferroviaria fino a Saint Sauveur e il col du Tracol a 1030 msm. Qui passiamo lo spartiacque tra Atlantico e Mediterraneo e proseguiamo in salita fino al caratteristico paesino di Sétoux a 1200 msm, con una bella chiesa e una fontana particolare. Che dire del cammino che resta fino a Montfaucon-en-Velay? Un tripudio di saliscendi tra verde e natura che invita a meditare. Si riconosce bene il passato vulcanico della zona. E come non restare estasiati all’arrivo dalla collezione di 12 quadri fiamminghi del XVI secolo di Abel Grimmer conservata nella cappella Notre Dame. Si prosegue verso Le Puy-en-Velay seguendo in parte il tracciato del Velay express, trenino storico che affronta salite impegnative. Dopo il caratteristico villaggio di Tence, si giunge ad Araules con la bella chiesa di Saint Marcellin e a Raffy da dove la vista sulle bocche dei vulcani spenti è mozzafiato. A lasciare senza fiato è anche la chiesa romanica di Saint-Julien-Chapteuil con la sua splendida facciata, quasi alle porte di Le Puy. Da vedere anche l’originale chiesa di Saint-Germain-Laprade, prima di iniziare la discesa dal Montjoie (dove molti pellegrini lasciano scarpe in segno di ringraziamento per la fine del cammino) alla città di Le Puy, uno dei più importanti luoghi di partenza in Francia verso Santiago.

Vista sul territorio vulcanico da Raffy | © Chiara Gerosa
14 Luglio 2022 | 06:08
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