Per tutta la Quaresima si svolgerà una catena di preghiera in tutta Europa. Il 29 marzo toccherà alla Svizzera che celebrerà una Santa Messa in ricordo delle vittime della pandemia.
«Ci impegnano a lavorare per una Chiesa che possa dirsi sicura per tutti», hanno detto l'arcivescovo di Canterbury e quello di York.
Venerdì 4 settembre nel Duomo di Milano, il concerto voluto per ricordare tutte le vittime della pandemia del virus che sta mettendo in ginocchio il mondo, il Covid-19.
La cattedrale di Lima, capitale del Perù, è stata rivestita con oltre 5.000 fotografie di persone defunte per Covid-19.
Il 22 febbraio scorso è stata posta in Vallese una targa commemorativa in memoria dei bambini e degli adolescenti vittime di abusi sessuali da parte di preti e religiosi, per volontà di una vittima stessa. Durante la cerimonia l’emozione era palpabile, riporta cath.ch.
Tre ragazzi sordomuti vittime di abusi durante l’infanzia in istituti cattolici in Argentina, hanno incontrato alcuni rappresentanti dell’ONU a Ginevra. Ora la speranza è quella di riuscire ad incontrare papa Francesco.
Dopo la pubblicazione nel settembre 2018 dello studio «Abuso sessuale di minori da parte di sacerdoti cattolici, diaconi e religiosi maschi nell’area della Conferenza episcopale tedesca (Dbk)», è stato adesso istituito un comitato consultivo per le vittime.
675’500 franchi: è questa la cifra versata dalla Chiesa cattolica in Svizzera, tramite la Conferenza dei Vescovi Svizzeri, nel 2018 ad alcune vittime di abusi sessuali. Una somma ripartita entro 47 domande di risarcimento. Le richieste sono pervenute tramite le diverse Commisioni diocesane incaricate di accompagnare le vittime di abusi sessuali e tramite il CECAR, l'organo d'ascolto istituito dalla stessa CVS.
Ogni anno nel mondo quasi tre milioni di persone muoiono sul posto di lavoro mentre gli incidenti coinvolgono oltre 374 milioni di soggetti. Questo il tragico bilancio della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro indetta dalle Nazioni Unite e celebrata domenica 28 aprile.
Le organizzazioni «Ending Clergy Abuse (ECA)» e «Survivors Network of those Abused by Priests» (SNAP) hanno infatti inviato una lettera aperta al Papa chiedendo di essere incluse nella fase di discussione.
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