Anche i vescovi francesi esprimono il proprio dolore, alle 15 campane a morto in tutta la Francia.
L'aggressore ha agito nelle prime ore di questa mattina. Il sindaco su T witter: «È terrorismo»
La missionaria evangelica era già stata rapita nel 2012, poi rilasciata e nuovamente sequestrata nel 2016.
Almeno 14 persone sono morte e altre sono rimaste ferite nell'attacco a una chiesa protestante in Burkina Faso, avvenuto ieri durante una funzione religiosa. Tra le vittime vi sarebbero anche diversi bambini.
La lotta al crimine deplorevole del terrorismo internazionale, richiede unità di azione civile e religiosa, la forza della legge e del diritto, ma per essere duratura deve fondarsi sulla cultura dell'incontro che favorisce l'accettazione reciproca e promuove società pacifiche e inclusive. Questo il cuore dell'intervento ,alla 74ma Sessione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, dell' Osservatore permanente della Santa Sede.
Tutto il Paese si è fermato in ricordo dei 257 morti. La testimonianza dei sopravvissuti, dei parenti e degli amici che faticano a superare il dolore per la perdita dei propri cari.
I leader cattolici e protestanti hanno emesso il divieto di celebrare all’interno delle chiese. Il bando non era stato imposto neppure durante la guerra civile. Le donne musulmane non possono indossare il velo per ragioni di sicurezza.
Almeno sei persone, tra cui un prete, sono state uccise domenica 28 aprile nell’attacco a una chiesa protestante a Silgadji, a 60 chilometri da Djibo, capoluogo della provincia di Soum nel nord del Burkina Faso.
I dati sono raccolti in uno studio dell’Università Brown e prendono in esame le guerre in Afghanistan, Iraq, Pakistan. L’autrice, Neta Crawford, professore a Boston, lamenta che i dati»sono nascosti dai governi, determinati a dipingere un’immagine troppo ottimista». L’Iraq è il luogo con il maggior numero di vittime: almeno 300mila, di cui 200mila civili.
Intervista del Papa con L’Eco di Bergamo per l’arrivo in città del corpo di Giovanni XXIII: «Compito della Chiesa non è far cambiare i governi, ma far entrare la logica del Vangelo nel pensiero e nei gesti dei governanti».
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