Per padre Paul Karam la situazione resta problematica e sono ancora poche le famiglie tornate in patria. E resta «incerta» la loro sorte.
Ai rifugiati yemeniti che da qualche settimana si trovano sull’isola sudcoreana di Jeju il Papa ha donato 10mila euro e fatto giungere il suo sostegno e la sua preghiera. Continua però la protesta dei cittadini.
Una riflessione in previsione del semestre di presidenza austriaca dell’Unione europea.
Caritas Europa lancia oggi un appello ai governi europei «per incrementare vie legali e sicure per i rifugiati e programmi nazionali di resettlement» (reinsediamento), ossia il trasferimento da uno Stato in cui hanno presentato la richiesta d’asilo ad un altro Stato.
Mons. Jurkovic interviene a Ginevra nella discussione per il Global Compact on Refugees: serve una globalizzazione della solidarietà e una responsabilità condivisa.
L'obiettivo di Confederazione e Cantoni con l'Agenda integrazione presentata a Berna è quello di sfruttare al meglio il loro potenziale e sgravare così l'aiuto sociale.
L’appello ai leader del Paese perché contrastino una «retorica» che «incoraggia o perdona» le violazioni. Dure critiche alla comunità internazionale che non ha sostenuto il Libano nell’emergenza.
Due di loro sono sopravvissuti a torture nel Sinai. I profughi del centro detentivo Holot lanciano uno sciopero della fame: «Stanno buttando via le nostre vite». Israele vuole espellere 15-20mila profughi, le prigioni hanno posto solo per 1.000.
L’Agenzia ONU per i Rifugiati (UNHCR), insieme con altre agenzie umanitarie, chiede 157 milioni di dollari per soccorrere oltre 250 mila persone nella regione del bacino del Lago Chad, colpite dalle violenze di Boko Haram.
Congelati 65 milioni di dollari. Appello del commissario generale: «La più drammatica crisi finanziaria nella storia dell’Unrwa». L’Unrwa si occupa dei profughi, in particolare a Gaza. Gli Stati Uniti sono il primo finanziatore. Tensioni fra Abbas e Trump dopo il riconoscimento di Gerusalemme come capitale d’Israele.
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