Santa Sede all’Onu: sui rifugiati sempre al centro la dignità umana

«Papa Francesco ha ripetutamente chiesto ai leader di governo e agli altri decisori politici di sostituire alla globalizzazione dell’indifferenza una globalizzazione della solidarietà, con una particolare attenzione per chi ha più bisogno e per i membri più vulnerabili della famiglia umana». Sulla base di questa impostazione mons. Ivan Jurkovic, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a Ginevra, sta discutendo i questi giorni la bozza del «Global Compact on Refugees», documento dell’Onu sulla condizione dei rifugiati che dovrebbe essere approvato entro la fine dell’anno.

Cooperazione tra rifugiati e chi ospita

«Il cambiamento della situazione dei rifugiati», afferma mons. Jurkovic, «richiede approcci flessibili e su misura per offrire un futuro alle persone che sono state costrette a lasciare il loro Paese e per sostenere gli Stati e le comunità che generosamente li ospitano». Per questo la delegazione della Santa Sede approva la «visione» del documento, che mira a rafforzare «la cooperazione internazionale e la genuina solidarietà tra rifugiati e comunità ospitanti attraverso una condivisione della responsabilità più equa e prevedibile».

Le migrazioni non sono «eventi sfortunati»

Al centro ci deve essere sempre «il riconoscimento, la difesa e la promozione dei diritti umani» al fine di evitare ulteriori decisivi conflitti. In particolare, per quanto riguarda «la prevenzione e la gestione delle cause» del fenomeno, mons. Jurkovic ricorda come «gli spostamenti forzati della popolazione non sono una questione di ›sfortuna’, ma il più delle volte sono il risultato di decisioni politiche e di abusi derivati da una visione limitata della dignità umana».

Continua a leggere su VaticanNews.

15 Giugno 2018 | 11:45
Tempo di lettura: ca. 1 min.
migranti (422), onu (83), rifugiati (44), santasede (26)
Condividere questo articolo!