Onu: «Più vulnerabili che mai», oltre la metà in condizioni di «estrema povertà». Gli aiuti sempre più «incerti». P. Paul Karam: Almeno il 28% dei libanesi al di sotto della soglia di povertà. Bisogna «incoraggiare» il processo di pace in Siria, la guerra avrà «conseguenze per i prossimi 50 anni».
In Israele ci sono 40mila profughi eritrei e sudanesi. Finora, sono stati riconosciuti solo 10 status di rifugiato. Vanno in Rwanda e in Uganda, anche lì senza riconoscimento. Il viaggio continua e molti muoiono o sono torturati nel tentativo di arrivare in Europa. «È una vita davvero difficile qui. Israele sta facendo di tutto per farli sentire indesiderati».
Uomini e donne di pace: nelle migrazioni una opportunità, nell'accoglienza uno stile di vita evangelica. Sono le sottolineature che il Sotto-Segretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale rintraccia nel messaggio del Papa dell' 1 gennaio 2018.
«Il controllo delle frontiere e il benessere di rifugiati e richiedenti asilo non vanno visti come inconciliabili, ma complementari». Così l’arcivescovo Ivan Jurkovic, Osservatore Permanente della Santa Sede all’Onu di Ginevra.
Ancora un allarme per i bambini della Siria rifugiati nei Paesi limitrofi: 730.000 di loro sono letteralmente tagliati fuori dall’educazione e sempre più esposti al lavoro minorile e ai matrimoni precoci.
Ogni tre secondi una persona nel mondo costretta ad abbandonare la propria abitazione. P. Karam: Gli accordi sulla vendita fra Usa e sauditi preoccupano. Dalla Chiesa sostegno a progetti di piccola imprenditoria locale.
Oggi ricorre la Giornata Mondiale del Rifugiato. I dati diffusi ieri dall’Unhcr. Circa 40,3 milioni gli sfollati interni; 22,5 i rifugiati; 2,8 milioni i richiedenti asilo. Quasi l’84% del carico dell’accoglienza è sostenuto dai Paesi poveri, nonostante gli occhi puntati sulla crisi dei migranti in Europa.
Un anno dopo l’appello del vescovo Valerio Lazzeri, ecco cosa fanno diverse Parrocchie ticinesi per accompagnare i rifugiati giunti nel nostro Cantone.
L’atleta sud sudanese, che fece parte della squadra di rifugiati alle Olimpiadi di Rio, darà la sua testimonianza alla Commemorazione ecumenica di Lund (Svezia) il 31 ottobre
Papa Francesco ha pranzato a Casa Santa Marta con un gruppo di 21 rifugiati siriani che adesso vivono a Roma, attualmente ospitati dalla Comunità di Sant'Egidio.
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