Nell’anno Giubilare della Misericordia, la Diocesi aveva previsto una S. Messa al portale Nord della Galleria di base del Monte Ceneri a Camorino domenica 25 settembre 2016. Purtroppo, recentemente, tra i vari aspetti organizzativi, si sono palesati alcuni insuperabili ostacoli indipendenti dalle rispettive volontà.
«Senza il tu restiamo prigionieri nell’io perché la solitudine è sempre la grande minaccia di individualizzazione. Solo nella relazione l’io trova sé stesso».
Al Meeting di Rimini, allestita la mostra «Dall'amore nessuno fugge».
La porta, dice papa Francesco prima della preghiera mariana dell’Angelus, «è Gesù stesso. Lui ci conduce nella comunione con il Padre, dove troviamo amore, comprensione e protezione. Ma perché questa porta è stretta? È una porta stretta non perché sia oppressiva, ma perché ci chiede di restringere e contenere il nostro orgoglio e la nostra paura, per aprirci con cuore umile e fiducioso a Lui, riconoscendoci peccatori, bisognosi del suo perdono». Un appello per la pace «nella cara Turchia».
Intervista a Anna Cardarella sull'amorim Laetitia
Papa Francesco ha incontrato a sorpresa, nell'ambito dei «venerdì della Misericordia», venti donne che sono state liberate dalla schiavitù del racket della prostituzione, ospiti della struttura romana della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi.
Per la «rivista ufficiale» di Daesh, al contrario di quanto ha detto Papa Francesco (che sarebbe un «pagano»), è in atto una vera guerra di religione e le loro azioni in questo contesto «sono benedette da Allah».
Accogliere i migranti secondo le proprie possibilità ma con «generosità». «Toccare» la carne di chi soffre e accompagnare la crescita della fede in un’epoca di analfabetismo religioso. Rilanciare con creatività la vita delle parrocchie. Sono alcuni dei temi sviluppati dal Papa nel suo discorso con i vescovi polacchi del 27 luglio scorso, all’inizio della sua visita nel Paese europeo.
L'editoriale di Cristina Vonzun su quanto ha predicato il Papa alla GmG a Cracovia, un messaggio alla portata di tutti che parla al cuore di ogni singolo.
I sacerdoti sono, prima che ministri, battezzati, fedeli cristiani. In questo senso, è essenziale che siano «fedeli» che approfittano dei mezzi ordinari della vita cristiana: la preghiera, la «recezione» e non solo la presidenza dei sacramenti, specialmente dell’Eucaristia e della riconciliazione, l’esperienza vissuta dalla comunità cristiana, l’esercizio della carità, la direzione o l’accompagnamento spirituale, la lettura meditata della Parola di Dio, oltre all’omelia che devono preparare.
‹›