La comunità cristiana di Gaza si unirà alla Giornata di preghiera per la pace indetta da Papa Francesco per domani, 27 ottobre. L'appello del parroco, padre Romanelli per un cessate il fuoco. e bombe hanno colpito ieri anche l’area davanti alla parrocchia cattolica della Sacra Famiglia.
Alle ore 18 nella Basilica di San Pietro il Papa presiederà un momento di preghiera, che sarà trasmesso in diretta su TV2000.
Lo comunica la Sala Stampa. Particolare attenzione al tema dei rifugiati in Palestina.
Padre Kabalan è visitatore apostolico e procuratore del Patriarcato siriaco-cattolico presso la Santa Sede. È arrivato in Ticino dopo aver partecipato all'importante evento «Mediterraneo frontiera di pace». Guarda il video integrale.
Il 27 giugno prossimo il Patriarca Latino di Gerusalemme procederà alla consacrazione nell'Anno di San Giuseppe.
Il mercato delle esportazioni è ancora dominato dagli Stati Uniti, davanti a Russia, Francia, Germania e Cina.
L’iniziativa nasce nel cuore del Mediterraneo e guarda agli accadimenti che in Iraq ed in Libia hanno visto soffiare venti di guerra all’inizio del nuovo anno. Intervista al parroco di Lampedusa, don Carmelo La Magra.
Il Consiglio ecumenico delle Chiese e il Consiglio delle Chiese cristiane del Medio Oriente si uniscono agli appelli per la fine dell’operazione militare turca nel nord-est della Siria, esprimendo profonda preoccupazione per il loro impatto umanitario sulle popolazioni della regione e invocando il diritto all’autodeterminazione dei popoli.
Si è svolta in questi giorni, dal 26 al 28 novembre presso il Seminario di Coira la 322esima assemblea ordinaria della Conferenza dei Vescovi svizzeri. Mons. De Raemy propone anche di riattivare, in una forma ancora da valutare, il Consiglio dei giovani entro la Conferenza episcopale, per dar seguito al Sinodo. In arrivo, invece, un catalogo di misure concrete per lottare e sensibilizzare contro gli abusi gli agenti ecclesiali.
I dati sono raccolti in uno studio dell’Università Brown e prendono in esame le guerre in Afghanistan, Iraq, Pakistan. L’autrice, Neta Crawford, professore a Boston, lamenta che i dati»sono nascosti dai governi, determinati a dipingere un’immagine troppo ottimista». L’Iraq è il luogo con il maggior numero di vittime: almeno 300mila, di cui 200mila civili.
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