Il porporato presiederà la delegazione vaticana già presente alla Conferenza delle Parti. Bruni: il 2 dicembre porterà «il contributo che avrebbe desiderato pronunciare il Santo Padre». Domenica 3, inaugurazione insieme al prefetto del Dialogo Interreligioso, il cardinale Ayuso Guixot, del «Faith Pavillion».
Momento di preghiera in piazza San Pietro, presieduto dal Papa, alla presenza di partecipanti al Sinodo, dedicato a coloro che hanno perso la vita lungo le diverse rotte migratorie, per i loro familiari per quanti sono sopravvissuti e per tutti i profughi e i migranti che sono ancora in cammino.
Al via la 38esima Giornata mondiale della gioventù. Nel Parque Eduardo VII di Lisbona, Francesco pronuncia il suo primo discorso di questo 42esimo viaggio papale. E a braccio aggiunge il suo incoraggiamento ai giovani: «Non abbiate paura, andate avanti, e sappiate che Dio vi ama».
Un appello pronunciato accogliendo in udienza, questa mattina, presso il Palazzo apostolico a Roma, i partecipanti all'assemblea generale delle POM.
Il Papa a Budapest incontra gli ultimi, ascolta le testimonianze e indica alla Chiesa tutta la necessità di nutrire «stomaco e cuore delle persone». La fede, raccomanda, non sia «preda di una sorta di egoismo spirituale» a misura della propria tranquillità interiore. Vera fede è quella che scomoda e fa uscire incontro ai poveri.
Sono trascorsi tre anni dall'ultimo incontro di Francesco con i nunzi e i rappresentanti apostolici e il mondo è stato attraversato da eventi che lo hanno profondamento scosso e mutato. A questo guarda il Papa nel discorso rivolto loro ieri, giovedì 8 settembre, dopo averli ringraziati di essere presenti tra «non poche difficoltà».
Lo ha riconosciuto il Papa, che nel discorso di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano – una prima volta assoluta per Francesco – ha precisato: «Si tratta di vicende all’attenzione della magistratura, e devono essere ancora chiarite nei profili di rilevanza penale. Su di esse perciò non ci si può pronunciare in questa fase».
Ricevendo il Gruppo Villa Maria care and research, realtà che opera nel settore della sanità, Francesco ricorda che la prossimità è il «metodo» che ha usato Dio per salvarci: malati e sofferenti sono segni viventi della presenza di Cristo. Quindi auspica una nuova cultura al servizio della vita umana, puntando sulla preparazione tecnica e morale degli operatori sanitari.
Questa mattina in Vaticano l'atteso discorso di Francesco al corpo diplomatico. Tanti i temi toccati: guerre, profughi, sviluppo, Unione Europea, crisi Iran-Usa... tutti aspetti che necessitano di un dialogo profondo e di una speranza che non deve mai venire meno.
Il Pontefice ha ricevuto in udienza i partecipanti al Forum Internazionale, che si conclude oggi a Roma, delle Ong di ispirazione cattolica. Li ha incoraggiati a crescere in professionalità e a rafforzare l’identità ecclesiale.
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