All’udienza generale, il Papa sottolinea che chiamare il Signore «col nome di «Padre» non è per nulla scontato» e che l’aramaico «abbà» con cui Gesù chiama il padre può essere tradotto «papà».
Stamane il Papa ha tenuto in Piazza San Pietro l’udienza generale proseguendo la catechesi sul tema della speranza cristiana. «Nell’imminenza della solennità di Pentecoste – ha esordito – non possiamo non parlare del rapporto che c’è tra la speranza cristiana e lo Spirito Santo.
«Il nostro Dio non è inerte» ma «sogna la trasformazione del mondo» e l’ha realizzata con il mistero della Risurrezione. Lo ha ricordato Papa Francesco stamani all’udienza generale in Piazza San Pietro.
«Tutti noi abbiamo conosciuto donne forti, che hanno affrontato tante sofferenze dei figli» perché «le madri non tradiscono»: alla vigilia della partenza per Fátima, dove si recherà venerdì 12 e sabato 13 maggio, il Papa ha dedicato alla Vergine Maria di Nazareth l’udienza generale di mercoledì.
All’udienza generale sottolinea che «nessuno di noi può dire quale sia stata la passione più crudele» alla croce, se quella di Gesù o quella della madre che semplicemente «stava».
Durante l'udienza generale del mercoledì il Papa ha ripercorso le tappe del suo viaggio apostolico al Cairo. E ha ricordato il motto: «Un Papa di pace in un Egitto di pace».
Papa Francesco ha tenuto oggi l’udienza generale in Piazza San Pietro proseguendo le sue catechesi sulla speranza cristiana a partire da un brano del Vangelo di Matteo.
Udienza generale dopo Pasqua: il cristianesimo «non è un'ideologia, non è un sistema filosofico», ma «nasce dalla risurrezione» di Gesù, che «è qui, in piazza, con noi, vivo e risorto»
All’udienza ricorda anche l’attentato di San Pietroburgo. «I mafiosi rispondono al male col male perché non hanno speranza».
Di seguito pubblichiamo un’ampia sintesi della catechesi del Papa all’udienza generale stamani in piazza San Pietro.
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