L’appuntamento teatrale, ormai un classico della Quaresima nel Mendrisiotto, è una nuova produzione di Compagnia Exire, realizzato su drammaturgia originale di Sergio Di Benedetto e la regia di Fabio Sarti.
Energico e travolgente, Christian Poggioni interpreta il Pilato di Éric Emmanuel Schmitt. Lo spettacolo andrà in scena sabato prossimo, 16 marzo, ore 20, nella sala multiuso Sergio Maspoli a Morcote. L’entrata è libera.
Sul palco Emanuele Santoro, regista e attore, che si esibirà in un monologo tratto dagli scritti di Gianmaria Terrani, 51 anni con la sindrome di Down. Al teatro Foce di Lugano il 23, 24 e 25 febbraio e al teatro Paravento di Locarno il 2 e 3 marzo.
Sergio Di Benedetto, regista e direttore della Compagnia, sulla genesi dello spettacolo e il valore degli scritti martiniani per l'uomo contemporaneo, in particolare per i giovani.
Lo spettacolo in programma sabato 14 gennaio nella Collegiata di Locarno. Tante le repliche previste in Ticino.
Il ciclista dichiarato «Giusto tra le Nazioni» per il suo impegno umanitario al centro della pièce di Federica Molteni. Gino Bartoli disse: «Le medaglie d’oro brillano nei musei, il bene che si dà ti si appende all’anima».
Lo spettacolo teatrale «Vergine Madre» di Lucilla Giagnoni.
Negli attori e in tutti i collaboratori il testo adattato per il Gruppo Giovani dell’Oratorio di Balerna da Gianni Ballabio, ha fatto breccia fin dalla prima lettura. Quest'oggi lo spettacolo verrà riproposto a Riazzino alle ore 20.30 per i giovani della Pastorale giovanile.
Yrriva in Ticino la compagnia argentina Toia/Callaci, con lo spettacolo «L’Angelo della Valigia». Lo si può vedere a Locarno sabato 16 marzo alle 19 e domenica 17 marzo alle 17 al Teatro Paravento. In scena la storia fantasiosa di Ezequiel Sanguinetti, un ragazzo semplice che vive in una piccola comunità. Un giorno viene designato per un lavoro molto particolare: essere un angelo.
Si terrà domenica 17 febbraio alle 16 nella chiesa di San Carlo a Lugano, una meditazione teatrale sulla vita di Frère Roger, fondatore della Comunità ecumenica di Taizé in Francia, intitolata «Va de l’avant, que ton âme vive!». La drammaturgia è di Marcello Fidanzio e Anna Traini, che abbiamo intervistato: «L’esperienza di Frère Roger insegna la fiducia profonda nell’ascolto e nell’apertura all’altro e lancia una sfida: quella di continuare a creare occasioni di incontro autentico, per generare la pace.»
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