Il vescovo di Treviso ha scritto una lettera dopo la vicenda di Elena, la signora che ha scelto di morire in una clinica a Basilea.
L'arcivescovo di Losanna-Ginevra-Friburgo commenta il recente documento della Conferenza episcopale sul comportamento pastorale nei confronti di chi ha deciso di togliersi la vita: chi rappresenta la Chiesa al momento dell’inizio del protocollo medico deve uscire dalla stanza. Non si può dare l’assoluzione a chi ha scelto di commettere intenzionalmente un peccato.
Attraverso una chiara e lineare posizione in favore della vita, la Conferenza dei Vescovi svizzeri ha presentato giovedì un documento pensato per gli operatori pastorali (e non solo) confrontati con il delicato tema del fine vita e della morte assistita.
Firmata in Vaticano una Dichiarazione congiunta delle tre religioni: «Rispettare l’obiezione di coscienza agli atti che contrastano i valori etici di una persona»
Francesco commenta in un tweet la vicenda della 17enne olandese che, in preda da anni ad una grave depressione dopo aver subito degli stupri, ha scelto il suicidio assistito. La Pontificia Accademia per la Vita: «Una grande perdita per qualsiasi società civile».
Lo rende noto la Commissione bilaterale delle delegazioni del Gran Rabbinato d’Israele e della Santa Sede al termine della riunione a Roma. Il Papa «benedice» l’iniziativa.
Continua ad aumentare in modo molto preoccupante il numero di suicidi assistiti praticati in Ticino: se sino al 2014 le pratiche non superavano le 18 unità, dall’anno scorso sono esplose a 50.
Due fratelli vogliono impedire il suicidio assistito del parente maggiore e denunciano l'associazione: «Non è in fin di vita e non è stato ascoltato da uno psicologo».
Nel 2014 in Svizzera si sono registrati 742 casi; un incremento del 26% rispetto all'anno precedente. Ticino sotto la media nazionale.
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