Al termine dell'udienza, l'accorato appello del Pontefice per il Paese asiatico in preda alla repressione ed alla violenza a seguito del golpe militare.
Negli ultimi due giorni si è registrata la repressione della polizia sui giovani manifestanti, che si sono rifugiati nel compound della Cattedrale cattolica di Myitkyina. Ieri, 8 marzo, due giovani manifestanti sono stati uccisi
Dallo scorso aprile, si è inasprito il conflitto armato tra l’esercito bimano ed i ribelli del Kachin. Su 1.500 sfollati rimasti intrappolati nel conflitto, solo 150 sono stati autorizzati a recarsi nei campi profughi.
Il cardinale Bo e il vescovo Daw Tang portano all’attenzione della comunità internazionale la nuova escalation di ostilità tra l’esercito birmano e le minoranze etniche nel Nord.
La proposta della Conferenza episcopale birmana ricevuta in visita ad limina: «Sono due milioni di profughi senza Patria. Da soli non si può risolvere questa situazione».
Nei volti dei bambini, specie quelli che nel mondo patiscono guerra, violenza e migrazioni forzate, riconosciamo il Bambino di Betlemme : è il forte appello del Papa nel Messaggio di Natale.
Ripresi in questi giorni gli scontri tra esercito birmano e ribelli. Oltre 120mila persone vivono in 167 campi profughi dal 2011. Nonostante le tensioni, continuano a trovare eco nel Paese le parole di pace di papa Francesco. Le iniziative dei leader cattolici per la riconciliazione.
Il Papa riceve il National Council of Churches di Taiwan: chiamati come cristiani a operare insieme per la dignità di ogni essere umano e per aiutare chi è meno fortunato
Nel suo editoriale Bernardo Cervellera evidenzia i punti cardine del viaggio del Papa in Myanmar e Bangladesh, dove ha pronunciato la parola fatidica: «Rohingya».
Il Papa all’Angelus: il pensiero corre ai Paesi visitati nel 21mo viaggio apostolico, in Myanmar e Bangladesh, e le prime parole sono di grazie al Signore per avere incontrato quelle popolazioni, specie le comunità cattoliche e di «essere edificato dalla loro testimonianza»:
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