Il programma delle tre giornate previste – la prima con la presentazione del libro con gli scritti francescani di Pozzi, la seconda con la giornata di studi e la terza, al Monte Tamaro, con mons. de Raemy – e l'intervista agli organizzatori.
Un commento al volume di padre Pietro Maranesi, autore della sua Prefazione.
I due centri di prima accoglienza sono gestiti dalla Fondazione «Francesco», diretta da fra Martino Dotta. Entrambi accolgono in questo periodo estivo, per poter offrire i pasti alla loro utenza, soprattutto cibo in scatola o prodotti dall'orto.
Nove studiosi di nazionalità e territori di ricerca diversi convergeranno nella città natale dell'illustre italianista e cappuccino ticinese per approfondirne l'opera. Il giorno seguente, sul Monte Tamaro, la Santa Messa con mons. Alain de Raemy.
L'appuntamento, svoltosi lo scorso 24 e 25 giugno, viene organizzato ogni tre anni dalla delegazione della Svizzera italiana. Un'ottantina, in tutto, i partecipanti.
Presentato ieri nella Sala del Consiglio comunale di Locarno, il nuovo volume, curato da Pietro Montorfani, «Un ponte tra i Balcani e il Ticino. Storie di fuga dalla guerra, emigrazione e accoglienza» che dà il via a un nuovo percorso della Fondazione Spitzer, «sulle tracce della memoria», che durerà due anni.
Lo spettacolo in programma sabato 14 gennaio nella Collegiata di Locarno. Tante le repliche previste in Ticino.
L'amministratore apostolico della Diocesi di Lugano ha presieduto la S. Messa delle ore 17, ricordando anzitutto la figura di Papa Benedetto XVI, rievocata attraverso le parole del suo testamento spirituale, diffuso dalla Sala Stampa in queste ore.
Il 27 dicembre, l'apertura ufficiale della mostra, che resterà visitabile fino al 30 dicembre. Le offerte andranno a favore dell'associazione di don Alberto «Shalom», attiva a Winterthur a favore di persone in stato di necessità. Le voci dei locarnesi coinvolti nel progetto.
L'inizio previsto, lunedì 31 ottobre, è alle 20.15. Alle 24 S. Messa per la festa di Ognissanti. «Speriamo di vedervi numerosi», auspica fra Eraldo Emma.
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