Sul volo di ritorno a Roma, Papa Francesco ha risposto alle domande dei giornalisti che lo hanno accompagnato in Kazakhstan.
Il Papa presiede la Messa nella capitale kazaka, in chiusura della seconda giornata del viaggio apostolico e in seguito incontra vescovi, sacerdoti, consacrati e seminaristi del Kazakhstan nella cattedrale di Nur-Sultan: «Una Chiesa piccola è una grazia, attenzione a non chiudersi in un guscio», afferma Francesco.
Francesco interviene al Congresso dei leaders religiosi a Nur-Sultan: «Investiamo nell'istruzione, non negli armamenti». L'appello perché la libertà religiosa, «diritto inalienabile», sia garantita ovunque e non si limiti solo alla libertà di culto: «Finché ci saranno disparità e ingiustizie, continueranno odio e terrorismo».
Il Pontefice ha parlato alle autorità, alla società civile e al corpo diplomatico del Kazakhstan incontrato nella gremita Qazaq Concert Hall di Nur-Sultan
È iniziato il 37. viaggio apostolico di papa Francesco. In Kazakhstan per partecipare al congresso mondiale delle religioni.
Cristina Uguccioni intervista per catt.ch e «Catholica» padre Guido Trezzani, direttore della Caritas kazaka e fondatore del «Villaggio dell’Arca», una grande casa-famiglia nella quale vengono accolti bambini e ragazzi orfani. Con un obiettivo: capire le caratteristiche del Paese che attende il Papa.
La Sala Stampa vaticana ha pubblicato il logo e il motto della visita di Francesco nel Paese centro-asiatico dal 13 al 15 settembre prossimi. Una colomba con un ramo d'ulivo simboleggia la pace che, insieme all'unità, saranno i temi centrali.
Avendo appreso dell'incidente aereo di Almaty, il Papa ha espresso in un messaggio solidarietà e preghiere per le vittime.
«Guardando le nostre ragazze più grandi che insegnano ai piccoli da poco arrivati al Villaggio dell’Arca, capita di pensare: quanto più bello sarebbe, se al posto di questa ragazza, ci fosse la vera madre di quel bambino. Ma questa è la loro storia e noi siamo entrati nella loro vita proprio per donare ai piccoli una presenza affettuosa e un accompagnamento nella crescita».
La lettera di invito è stata consegnata in Vaticano dal presidente del Senato kazako ricevuto nei giorni scorsi dal cardinale Parolin, anche lui invitato al Congresso.
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