Ha raccontato i 5 mesi di prigionia e la liberazione «coraggiosa» nel libro «Un monaco in ostaggio. La lotta per la pace di un prigioniero dei jihadisti». Oggi arriva la sua consacrazione episcopale.
Padre Jacques Mourad, 53 anni, di Aleppo, è stato confermato da Papa Francesco come nuovo arcivescovo di Homs dei Siri, dando così una voce e una speranza ad una comunità molto provata dal conflitto in Siria.
Era il 26 luglio del 2016. Alla fine della Messa padre Hamel venne sgozzato da due uomini che avevano giurato fedeltà al sedicente Stato islamico.
Le famiglie cristiane erano fuggite dalla proprie case tra il giugno e l’agosto del 2014, quando Mosul e buona parte della provincia di Ninive erano cadute sotto il controllo delle milizie jihadiste dell’autoproclamato Stato Islamico (Daesh).
Il giornalista Riccardo Cristiano indaga sugli intrecci di potere nell'area tra Siria e Iraq: il padre gesuita era una figura scomoda sia per il regime di Assad che per l'Isis.
Roberto Simona, esperto di Medio Oriente, a 7 anni dal rapimento del gesuita.
Almeno 14 persone sono morte e altre sono rimaste ferite nell'attacco a una chiesa protestante in Burkina Faso, avvenuto ieri durante una funzione religiosa. Tra le vittime vi sarebbero anche diversi bambini.
«La guerra in Siria non è ancora finita. E la presenza dell’ISIS si fa ancora sentire». Così dichiara, al telefono con Aiuto alla Chiesa che Soffre, monsignor Boutros Marayati, arcivescovo armeno-cattolico di Aleppo.
È stata una vera e propria esecuzione quella che ha posto fine, oggi, alla vita di padre Ibrahim (Hovsep) Hanna, parroco armeno-cattolico di san Giuseppe, la cattedrale di Qamishli. Il sacerdote è stato freddato da due uomini insieme a suo padre che era in macchina con lui.
La testimonianza di Eman Adbulla, giovane yazidi, sequestrata nel 2014 dall'ISIS che oggi lotta perché venga riconosciuto il genocidio del suo popolo.
‹›