La testimonianza ai nostri microfoni del vice parroco della chiesa di Santa Caterina a Betlemme, dove è arrivata, per l'inizio dell'Avvento, la piccola reliquia della culla di Gesù, dono del Papa per il suo «amore per il popolo mediorientale».
La messa con la visita ai cimiteri del Monte Sion e la benedizione delle tombe al cimitero francescano, quello degli stranieri e quello dei defunti gerosolimitani: sono stati questi i due momenti che hanno caratterizzato, il 2 novembre, la commemorazione dei defunti da parte dei francescani della Custodia di Terra Santa.
Al monastero SS. Francesco e Chiara di Cademario si propone questa sera dalle ore 20.30 una veglia di preghiera in preparazione della Giornata missionaria mondiale di domani, 20 ottobre, e di quella diocesana del 25 ottobre. Sarà presieduta da fra Francesco Ielpo, Commissario di Terra Santa per l’Italia del Nord dal 2013.
Al via la fase preparatoria della seconda fase del restauro del Santo Sepolcro per avviare il processo che porterà nei prossimi anni a consolidare le fondazioni dell’Edicola e del pavimento della Basilica. L’ impegno della Custodia di Terra Santa condiviso con il Patriarcato Greco-Ortodosso e il Patriarcato armeno apostolico
Da oggi i pellegrini giunti a Gerusalemme, potranno trovare 14 sculture bronzee che rappresentano la passione di Gesù in corrispondenza delle stazioni della Via Crucis sulla Via Dolorosa.
Per rivivere questo evento, la Città Santa apre oggi le sue porte con un convegno sugli «800 anni dal pellegrinaggio di pace di San Francesco in Terra Santa (1219-2019)».
L’organizzazione, fondata nel 1949 su impulso di Papa Pio XII con l’intento primario di soccorrere i profughi palestinesi dopo la creazione dello Stato d’Israele, si ripropone oggi come strumento d’aiuto rivolto «ai bisognosi in Terra Santa, palestinesi e israeliani, di tutte le età e credenze».
A poco più di due anni dalla conclusione del grande, e impegnativo, restauro di natura conservativa relativo all’edicola che sovrasta il Santo Sepolcro a Gerusalemme, il luogo della tomba di Cristo, in assoluto il più santo e più importante per tutta la cristianità un altro intervento si è reso necessario a seguito di monitoraggi eseguiti in questi mesi ed è del 27 maggio la firma di un accordo tra i responsabili delle comunità cristiane per avviare «una seconda fase di restauro e riabilitazione».
È un approccio che sa abbracciare tutti i problemi della società palestinese quello dei Francescani in Terra Santa, dove sono presenti da oltre 800 anni. Padre Ibrahim Faltas, francescano di origini egiziane, invitato a testimoniare durante la festa della Missione Cattolica di Lingua Italiana nel Canton Lucerna, è nostro interlocutore privilegiato, per raccontarci tutto questo.
Fu il primo viaggio della storia di un Pontefice nei luoghi di Gesù. Storico l’incontro con il patriarca di Costantinopoli Athenagoras.
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