Nei volti dei bambini, specie quelli che nel mondo patiscono guerra, violenza e migrazioni forzate, riconosciamo il Bambino di Betlemme : è il forte appello del Papa nel Messaggio di Natale.
Si superi la degenere logica dei complotti o delle piccole cerchie che in realtà rappresentano un cancro che porta all’autoreferenzialità. Così il Papa alla Curia romana in occasione degli auguri natalizi nella Sala Clementina.
Il cardinale Segretario di Stato a Baltimora per il centenario della Conferenza episcopale degli Stati Uniti. Parla di pace, aborto, famiglia, sanità anche per i meno abbienti.
«Educare, annunciare e trasformare» sono le tre questioni cardine del discorso a braccio in spagnolo di Papa Francesco ai membri dell'Ordine dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie, ricevuti qualche giorno fa nella Sala del Concistoro del Palazzo apostolico.
L’evento che stiamo vivendo celebra il compimento di un desiderio da lungo tempo coltivato, non solo dalle varie componenti della Chiesa che è a Lugano, ma anche da tutti coloro che hanno a cuore il ricco patrimonio di fede, arte e cultura del nostro Cantone.
Ripartire dalla Parola di Dio «che illumina l’origine della vita e il suo destino» per affrontare la sfida epocale «che interpella l’umanesimo planetario, in riferimento ai recenti sviluppi tecnologici delle scienze della vita».
Il Papa riceve l’«Istituto italiano per la donazione»: il dono non è semplicemente un regalo, tanti regali possono essere «interessati», non gratuiti.
La nonviolenza è la strada da seguire nel presente e nel futuro per costruire la pace nel mondo: è quanto ha detto il Papa ricevendo gli ambasciatori non residenti, accreditati presso la Santa Sede, di Burundi, Fiji, Maurizio, Moldavia, Svezia e Tunisia, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.
‹›