Un commento al summit conclusosi nei giorni scorsi a Dubai e una valutazione del suo effettivo impatto.
Le soluzioni di compromesso non sono un'opzione per le popolazioni più povere del mondo. Eppure il risultato è meglio di niente, scrive Azione Quaresimale sull'accordo sul clima raggiunto alla conferenza internazionale di Dubai.
Trovato a Dubai l'accordo dopo una maratona notturna. Si chiede alle parti «la transizione verso l'abbandono» dei combustibili fossili a partire da questo decennio. Un momento storico che lascia comunque aperte molte questioni.
Dal 30 novembre al 12 dicembre a Dubai la Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici. Il commento del prof. Markus Krienke.
Il porporato presiederà la delegazione vaticana già presente alla Conferenza delle Parti. Bruni: il 2 dicembre porterà «il contributo che avrebbe desiderato pronunciare il Santo Padre». Domenica 3, inaugurazione insieme al prefetto del Dialogo Interreligioso, il cardinale Ayuso Guixot, del «Faith Pavillion».
Il comunicato in vista della Conferenza ONU sui cambiamenti climatici che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre.
Fulcro della intera trasferta sarà la giornata di sabato 2 dicembre che vedrà Francesco intervenire alla Cop28, dinanzi ai capi delle diverse nazioni riuniti presso l’Expo City. Il Papa
Il Global Faith Summit ha riunito circa 30 leader di religioni diverse a Dubai in previsione della conferenza internazionale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a cui partecipa ad inizio dicembre anche il Papa.
Lo ha riferito, a margine di un evento cattolico-ebraico a Roma, nelle scorse ore, il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin.
L'evento, che si terrà il 6 e 7 novembre, intende sottolineare il ruolo cruciale delle comunità di fede nell'affrontare il cambiamento climatico.
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