Bernd Nilles, direttore di Azione Quaresimale
Svizzera

COP28: la reazione di Azione Quaresimale

«COP28: eliminazione graduale dei combustibili fossili – parole vuote o un passo verso la giustizia climatica?», titola così il comunicato stampa pubblicato da Azione Quaresimale (AQ) alla pubblicazione dell’accordo raggiunto a Dubai. Il punto di domanda secondo Azione Quaresimale è d’obbligo perchè, secondo AQ «alla luce dei risultati scientifici del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, questo passo non è abbastanza ambizioso. Ciò significa che gli obiettivi dell’Accordo sul clima di Parigi non potranno essere raggiunti. Le soluzioni di compromesso non sono un’opzione per le popolazioni più povere del mondo. Eppure il risultato è meglio di niente. I singoli Paesi devono ora impegnarsi ad attuare rapidamente l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Ciò richiederà un aumento significativo dei finanziamenti per il clima, anche da parte della Svizzera».

AQ dissente dal tono entusiasta del presidente della conferenza sul clima, Sultan Al Jaber che ha dichiarato «l’obiettivo dell’Accordo sul clima di Parigi dovrebbe essere ancora raggiungibile e sono necessarie risposte ai rapporti della scienza climatica che siano nell’interesse dei più vulnerabili» mentre per AQ la decisione di «abbandonare l’uso dei combustibili fossili nei sistemi energetici» è ritenuta «un passo importante nella giusta direzione, reso possibile anche grazie ad anni di lavoro di persone e comunità in tutto il mondo. È un primo passo, ma non di più. Allo stesso tempo, sono state aperte porte pericolose, come la possibilità di utilizzare combustibili di transizione».

Le reazioni dei delegati di Azione Quaresimale al vertice di Dubai


David Knecht di AQ, presente al vertice di Dubai, afferma nel comunicato stampa: «La risoluzione invia il segnale che l’era dei combustibili fossili sta per finire. Ma abbiamo bisogno di più. Le scappatoie devono essere chiuse. E i Paesi ricchi devono assolutamente fornire i mezzi finanziari per l’annunciata transizione energetica. Altrimenti questa decisione rimarrà uno spreco di carta». «Anche alla conferenza sul clima di Dubai è mancata la determinazione necessaria per rimettere il mondo in carreggiata», è l’opinione di Stefan Salzmann di AQ, anch’egli presente a Dubai, trasmessa nel comunicato: «I compromessi raggiunti sono un passo nella giusta direzione. Ma questi piccoli passi non possono rendere giustizia all’urgenza della crisi climatica globale. È necessario fare di più. Le popolazioni più povere del mondo, che già oggi soffrono per la crisi climatica, devono continuare ad aspettare passi ambiziosi». Tuttavia, – prosegue il comunicato di Azione Quaresimale – «il fatto che la conferenza sul clima del 2024 in Azerbaigian sarà presieduta ancora una volta da un Paese che dipende dai combustibili fossili non è molto incoraggiante».

La sfida della Svizzera secondo Azione Quaresimale

«Una cosa è chiara per i prossimi mesi e anni: ora tocca ai singoli Paesi, compresa la Svizzera. L’attuazione delle risoluzioni è un compito nazionale. Per la Svizzera, – conclude il comunicato di Azione Quaresimale – ciò significa sfruttare l’imminente revisione della legge sul CO2, ad esempio aumentando le tasse sui combustibili fossili. Si tratta di una sfida per il Parlamento svizzero».

Bernd Nilles, direttore di Azione Quaresimale | © Charles Martig
13 Dicembre 2023 | 11:42
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