La vicenda della cristiana condannata a morte in Pakistan è nelle mani del magistrato più alto in grado. La settimana prossima l’annuncio della data.
Monsignor Travas: «Francesco mi ha detto di farle giungere la sua sollecitudine paterna». Vietato ai sacerdoti di portare i Sacramenti alla donna condannata per blasfemia.
In Vaticano, Europa e Pakistan passi avanti per l’aiuto alle vittime innocenti della legge di blasfemia. La Ue: patto commerciale con Islamabad solo se la cristiana verrà rilasciata.
«Penso spesso a tua madre e prego per lei», ha detto Francesco alla giovane Eisham e al marito della donna, che da 9 anni si trova in carcere in Pakistan per blasfemia.
Sono testimoni dell’evento a Roma «Colosseo rosso» dedicato ai cristiani perseguitati.
La donna cristiana condannata a morte per blasfemia in Pakistan vive in carcere con fede incrollabile ed è sostegno per la sua famiglia. Il marito e una figlia in questi giorni a Roma.
Sembra imminente il giudizio davanti alla Corte Suprema per il caso della donna cristiana condannata a morte per blasfemia in Pakistan. L’incognita è la possibile influenza delle elezioni politiche del 2018.
Per i leader islamici l’impiccagione della madre cristiana sarebbe un deterrente per le violenze di massa. Commissione Giustizia e pace: «Le università devono insegnare il pensiero critico, le virtù della tolleranza, della coesistenza e dell’accettazione».
La contadina cristiana condannata a morte per blasfemia è «un caso simbolo, troppo più grande di lei». Urge la revisione della legge per fermarne gli abusi.
Uno dei giudici si tira indietro. Nei prossimi giorni la data per la nuova udienza. Ma 150 imam radicali la vogliono morta e minacciano il governo.
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