Si fa sentire forte e chiara la voce di Blessing Okoedion, una tra le oltre ventuno milioni di persone vittime di tratta nel mondo, che in un libro edito dalla Paoline ripercorre la sua terribile odissea.
«Sono bambini, non schiavi!». È il tema scelto per la terza giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone che si celebra l’8 febbraio. Ovvero nel giorno della festa liturgica di santa Giuseppina Bakhita, schiava sudanese, liberata e divenuta religiosa canossiana, e quindi canonizzata nel 2000.
Si terrà il prossimo 8 febbraio e sarà dedicata al tema: «Sono bambini! Non schiavi». È la 3.a Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, iniziativa fortemente voluta da Papa Francesco.
La tratta di esseri umani «costituisce un vero crimine contro l’umanità». Questa forte affermazione è stata ripetuta stamani dal Papa che ha incontrato, in Vaticano, circa 130 membri della «Renate», la Rete religiosa europea contro la tratta e lo sfruttamento.
Due anni fa, in occasione dei Mondiali di calcio contribuì in modo significativo – con il 42% di denunce in più – a far emergere i casi di sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti e di situazioni di tratta di persone. Oggi, mentre sono accesi i riflettori sulle Olimpiadi di Rio la rete brasiliana delle religiose contro la tratta di persone «Um grito pela vida» mette nuovamente in campo la campagna «Gioca per la vita». Lo stesso slogan del 2014 per contrastare un fenomeno che sempre di più accompagna le grandi manifestazioni che richiamano da ogni angolo del mondo masse di turisti e visitatori.
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