Dopo il giro in papamobile tra i giovani rimasti a vegliare tutta la notte, alcuni arrivati da Rumbek dopo una settimana di cammino con il loro vescovo, il Papa ha celebrato una S. Messa solenne al mausoleo «John Garang», padre della Patria, che morì per la sua indipendenza. Oltre 100'000 i fedeli presenti.
A Giuba, nella Freedom Hall, Francesco, in compagnia del primate anglicano Welby e del moderatore dell’Assemblea generale della Chiesa di Scozia Greenshields, incontra una rappresentanza degli abitanti dei vari campi.
L'incontro nella cattedrale di Santa Teresa a Giuba con i vescovi, i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, le consacrate e i seminaristi.
A Giuba, nel discorso alle autorità, Francesco sottolinea l'urgenza dell'unità, senza 'se' e senza 'ma': «Ci si intenda e si porti avanti l'Accordo di pace, come anche la Road Map». Occorre cambiare passo, superando inerzia, doppiezze, opportunismi, clientelismi. «Va arginato l’arrivo di armi», precisa il Pontefice che sprona, inoltre, la comunità internazionale affinché si coinvolga con pazienza e determinazione nel processo di sviluppo dei popoli.
Il Papa viaggia assieme all'arcivescovo di Canterbury, primate della Chiesa anglicana. Mai un Papa e altri leader cristiani si erano recati insieme in territori di guerra. Il commento è a cura di Filippo Ivardi Ganapini, missionario comboniano.
La strada percorsa li porterà dalla Diocesi di Rzmbek a Dziuba, dove il 3 febbraio li raggiungerà Papa Francesco dal Congo. Percorreranno il percorso pregando per la pace.
Il giovane missionario, nominato vescovo meno di due mesi fa, è stato colpito con spari alle gambe. Sembra che sia fuori pericolo e ha detto: «Pregate non tanto per me, ma per la gente che soffre più di me».
Papa Francesco ha scelto padre Christian Carlassare, missionario comboniano, per guidare una delle diocesi più povere, quella di Rumbek.
Con un documento, firmato presso la Comunità di Sant'Egidio, il governo e l'Alleanza dei movimenti di opposizione del Sud Sudan (Ssoma) hanno espresso il loro impegno alla cessazione delle ostilità a partire da oggi, 15 gennaio.
Le Chiese cristiane sud-sudanesi esortano a pregare il Signore, per la pace, il perdono e la riconciliazione, affinchè le parti in conflitto riprendano il dialogo con l’aiuto della comunità internazionale e il 2020 sia un anno di speranza per il martoriato Paese africano. La volontà del Papa di visitare il Paese il prossimo anno.
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