Incontro mercoledì pomeriggio, in Vaticano, tra il Pontefice e l’arcivescovo di Canterbury. Al centro dei colloqui la difficile situazione dei cristiani le crisi internazionali, e l'intenzione di visitare insieme il Sud Sudan.
A causa della guerra civile scoppiata nel 2013, dopo appena due anni e mezzo dall’indipendenza, il corpo legislativo del paese è rimasto carente in molti settori. Inoltre è debolissima la capacità , e la volontà , di far rispettare le leggi esistenti, mentre la corruzione tra i funzionari governativi è rampante. Un rapporto internazionale dimostra come Juba sta diventando, ogni giorno di più, il cuore di un traffico imponente di esseri umani.
Resterà alla storia il gesto di un Papa che si inginocchia e bacia i piedi di leader politici del Sud Sudan dal curriculum bagnato di sangue. Un Paese da sempre nel cuore di Francesco e che, proprio nell'anno della sua elezione del Papa argentino, è caduto in una guerra civile dagli effetti devastanti.
Una lettera di padre Daniele Moschetti, missionario comboniano, che ha prestato servizio per sei lunghi anni in Sud Sudan, paese sconvolto da una drammatica guerra civile scoppiata nel dicembre 2013.
Profughi in fuga dalla guerra civile e dalla carestia in Sud Sudan. Un appello per aiutarli è giunto in questi giorni dal governo del Sudan, dove il totale dei rifugiati sud sudanesi ha raggiunto la cifra di 1,3 milioni.
La tragica situazione in Sud Sudan, dove dal luglio scorso è riesplosa la guerra civile, è stata posta all’attenzione di Papa Francesco, che questa mattina ha incontrato in udienza nel Palazzo Apostolico i leader religiosi cristiani del Paese.
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