ll Sud Sudan nuovo centro per il «commercio» di migranti

Juba sta diventando un importante hub per il traffico di persone. Lo sostiene il rapporto «Disarticolare le finanze di reti criminali responsabili per il contrabbando e il traffico di esseri umani” (Disrupting the finances of criminal networks responsible for human smuggling and trafficking) preparato per l’organizzazione per lo sviluppo regionale Igad (Inter-governmental authority on development) e l’Interpol da un consorzio di organizzazioni e centri di ricerca universitari (Research and evidence facility) e finanziato dal Fondo fiduciario europeo di emergenza per l’Africa (Trust Fund) che ha l’obiettivo di regolamentare le migrazioni verso il continente.

Nel rapporto, reso pubblico nelle scorse settimane e rilanciato dal sito dei comboniani nigrizia.it  si afferma che le reti di trafficanti di esseri umani stanno traendo grande vantaggio dalla crisi sud sudanese e stanno facendo di Juba un hub per i loro sporchi affari. A causa della guerra civile scoppiata nel 2013, dopo appena due anni e mezzo dall’indipendenza, il corpo legislativo del paese è rimasto carente in molti settori. Inoltre è debolissima la capacità, e la volontà, di far rispettare le leggi esistenti, mentre la corruzione tra i funzionari governativi è rampante.

Per di più, la popolazione ha perso gran parte delle fonti di sostentamento, le reti familiari e sociali di supporto e può contare in modo molto limitato sulla protezione delle istituzioni e della legge. Questo genere di situazione è terreno fertilissimo per i trafficanti che possono agire quasi indisturbati, anche perché il prevalere di enormi problemi sociali interni tende a convogliare tutta l’attenzione delle istituzioni nazionali ed internazionali.

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23 Luglio 2019 | 18:00
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DirittiUmani (14), migranti (422), sud sudan (16)
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