Oggi 3 dicembre la chiesa ricorda san Francesco Saverio. Fu uno dei primi compagni di Ignazio di Loyola, fu tra i più grandi missionari nella storia della Chiesa. A lui si devono il consolidamento e la diffusione della fede cristiana in India e nell’arcipelago indonesiano delle Molucche, e soprattutto l’annuncio del vangelo in Giappone.
In queste settimane escono a cura delle edizioni Ambrosiane della Diocesi di Milano due volumi che ripercorrono scritti e meditazioni di Paolo VI sul tema dei giovani e sul tema della santità. Due libri che aiutano a scoprire la passione educativa del papa recentemente salito agli altari, proprio durante il Sinodo che la Chiesa ha dedicato alle nuove generazioni.
La Chiesa da oggi ha sette nuovi Santi, tra di loro Paolo VI e mons. Romero. Nella Messa celebrata in San Pietro, il Papa ha ricordato che i Santi sono stati capaci di rischiare per seguire Gesù, «senza tiepidezza e senza calcoli».
Oggi Papa Paolo VI e l'arcivescovo Oscar Romero vengono proclamati Santi. Con loro anche due sacerdoti, un giovane laico italiano e due religiose.
Il 2 ottobre la Chiesa celebra la memoria liturgica dei Santi Angeli. Questa festa venne fissata da papa Clemente X nel 1670. Le figure angeliche appartengono alla tradizione biblica e la loro esistenza è un dogma di fede dei primi secoli.
In occasione dell'anniversario della morte di Edith Stein – Santa Teresa Benedetta della Croce (1892-1942), la carmelitana Cristiana Dobner ripercorre gli ultimi giorni della monaca, mistica e filosofa di origine ebraica deportata verso il campo di sterminio nazista di Auschwitz dove il 9 agosto 1942 morirà.
Il vescovo di Huacho: «i Santi del Perù hanno incarnato quello che sempre ci dice Papa Francesco, ponendo un’attenzione speciale verso i più bisognosi».
«L’ecumenismo dei santi è una bellissima opportunità per il dialogo tra le Chiese»: il cardinale Kurt Koch, partito settimana scorsa per San Pietroburgo, ha commentato così l’accoglienza ricevuta nella Federazione russa dalle reliquie di san Nicola, venerate da oltre due milioni e mezzo di fedeli.
La introduce con il motu proprio «Maiorem hac dilectionem»: riguarda quei cristiani che, spinti da carità, offrono eroicamente la propria esistenza per il prossimo.
Nel corso dell’udienza Francesco si è soffermato sui santi, «nostri fratelli e sorelle maggiori», sottolineando che non è vero che «è più facile essere delinquenti che santi» e che la nostra storia ha bisogno di «persone che rifiutano ogni dominio, che aspirano alla carità e alla fraternità».
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