È stato il più grande «missionario giapponese» del Cinquecento, il laico Justus Takayama Ukon che il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, beatifica il 7 febbraio a Osaka in rappresentanza di Papa Francesco.
Stasera, Lunedì 31 ottobre, nelle sette chiese più antiche del centro di Milano sulle orme dei Santi.
Due italiani, due francesi, uno spagnolo, un messicano e un argentino. Tra loro un vescovo, tre sacerdoti, un religioso, una monaca e un laico.
Il nunzio George Kocherry ha consegnato la «Croce pro Ecclesia et Pontifice» al dott. Benedict Alo D’Rozario e alla vedova del giurista Promod Mankin. È la prima volta che due laici bangladeshi ricevono questa onorificenza, la più importante conferita dal Vaticano. Il loro impegno «è stato di enorme impatto per la Chiesa e per la società del Bangladesh».
Nel mese di agosto le mete di Thalawila e Madhu sono affollate di pellegrini, sia cattolici che non. Il 7 agosto è stata celebrata la festa della madre della Madonna, con tre giorni di ritiro spirituale e servizi medici per i più bisognosi. Il 15 agosto a Madhu celebrata l’Assunzione di Maria.
Papa Francesco ha approvato, ad experimentum per tre anni, le nuove «Norme sull’amministrazione dei beni delle Cause di beatificazione e canonizzazione», abrogando quelle precedentemente approvate da San Giovanni Paolo II nel 1983.
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