L’incontro con il patriarca Daniel, le tre celebrazioni eucaristiche, la visita alla comunità rom a Blaj: ecco il sintesi i tre giorni di Papa Francesco in Romania. Di questo recente viaggio è tornato a parlare durante 'udienza generale. Si è soffermato, inoltre, sui sette martiri greco cattolici beatificati a Blaj.
Bergoglio affronta diverse questioni nell'intervista concessa ai giornalisti nel volo di ritorno dalla Romania. Sulla situazione del Paese il Papa lamenta la fuga delle imprese straniere che hanno lasciato la gente senza lavoro. Riguardo all'ecumenismo con gli ortodossi il Pontefice ha sottolineato i frutti di un dialogo portato avanti grazie alle opere concrete, alla preghiera, all'amicizia E sugli incontri col predecessore Ratzinger, il Papa dice: «Sento questa tradizione della Chiesa che non è una cosa da museo».
Bergoglio incontra a Blaj la comunità Rom che in questa cittadina raggiunge il 9% degli abitanti. Il Papa ha chiesto loro perdono se nel passato anche i cristiani si sono comportati male nei confronti di questa etnia. Oggi la Chiesa cattolica in Romania è invece molto impegna a sostegno della comunità nomade. Bergoglio con questo incontro ha concluso il viaggio in terra romena.
A Blaj salgono sull'altare 7 vescovi della Chiesa cattolica di rito greco che perirono durante l'oppressione comunista del Paese. Francesco all'omelia ricorda le parole di uno di loro, il vescovo Iulio Hossu, creato cardinale in pectore da papa Paolo VI: «Dio – diceva Iiulio Hossu nel carcere- ci ha mandato in queste tenebre della sofferenza per donare il perdono e pregare per la conversione di tutti».
Il Papa, questo pomeriggio, nel corso del suo viaggio in Romania, ha incontrato giovani e famiglie del Paese a Iasi.
Sono due i momenti che scandiranno la terza e ultima giornata del viaggio apostolico in Romania di Papa Francesco. La «Divina Liturgia» in rito bizantino per la beatificazione dei sette vescovi greco-cattolici martiri si svolgerà nel Campo della Libertà, a Blaj, alle ore 11. Mentre l’incontro con la comunità rom si terrà alle 15.45.
Il Papa nell’omelia della Messa celebrata nel santuario mariano di Sumuleu-Ciuc, nella Transilvania che accoglie per la prima volta un pontefice.
Il commento al viaggio di Papa Francesco in Romania di Padre Mihai Mesesan, Parroco della Comunità Ortodossa romena della Svizzera Italiana.
Durante la preghiera del «Padre Nostro», il Papa ha invocato la necessità del «pane della memoria, la grazia di rinsaldare le radici comuni della nostra identità cristiana, radici indispensabili in un tempo in cui l’umanità, e le giovani generazioni in particolare, rischiano di sentirsi sradicate in mezzo a tante situazioni liquide, incapaci di fondare l’esistenza».
Anche in Romania, ha ribadito il Papa, «la Chiesa Cattolica vuole porsi in questo alveo, vuole portare il suo contributo alla costruzione della società, desidera essere segno di armonia, speranza di unità e mettersi al servizio della dignità umana e del bene comune».
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