Alla preghiera mariana della domenica 21 maggio dalla finestra di piazza San Pietro anche un pensiero per i Media nel giorno in cui la Chiesa celebra la Giornata delle comunicazioni sociali
Domenica prossima, 18 aprile, si schiuderanno le ante dello studio papale che affacciano su Piazza San Pietro e Francesco riapparirà per recitare la preghiera mariana del tempo di Pasqua.
L’invito di Francesco, in questo tempo pasquale, è di accogliere «nel cuore, nelle case e nelle famiglie il lieto annuncio della Pasqua».
Al termine della preghiera del Regina Coeli, il Pontefice ha esortato i fedeli ad attenersi alle norme di sicurezza imposte dai governi.
Il Papa al Regina Coeli ricorda con gratitudine e affetto tutte le mamme del mondo, in particolare quelle che «ci accompagnano dal cielo» e le affida a Maria. La crisi della pandemia rilancia lo spirito originale di questa ricorrenza che rende omaggio alle madri e alla loro capacità di accoglienza, sollecitudine, accompagnamento.
Alla recita del Regina Coeli Francesco esorta la Chiesa a non rimanere «statica»: guidata dallo Spirito Santo, non deve smettere di far comprendere in pienezza gli insegnamenti di Gesù. L’auspicio è che faccia risplendere il proprio volto «bello e luminoso» voluto da Cristo.
Nella preghiera di domenica mattina, il Papa ha ricordato che Gesù chiede di amarci non tanto con il nostro amore ma con il suo che fa diventare uomini nuovi. Il suo amore infatti rende capaci di perdonare e amare i nemici, crea ponti, insegna nuove vie e fa superare le barriere.
Papa Francesco, nella domenica della Divina Misericordia, ricorda i doni di Gesù risorto ai discepoli, e quindi a noi: pace, gioia e missione. E se non siamo in pace, come Tommaso, ci invita a visitare la gente che soffre, «che è il simbolo delle piaghe di Gesù», dalle quali scaturisce la misericordia.
Al Regina Coeli Papa Francesco esprime la sua vicinanza al popolo srilankese ferito dagli attentati di Pasqua.
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