Presentato a Parigi il progetto dello spazio che circonda la basilica, in fase di ristrutturazione dopo il rogo del 2019. Fine dei lavori non prima del 2024.
Monsignor Laurent Bernard Marie Ulrich, sacerdote dell'arcidiocesi di Digione e arcivescovo di Lille dal 2008, è da oggi, martedì 26 aprile, il nuovo arcivescovo metropolita di Parigi. Succede all'arcivescovo Aupetit, che aveva presentato a Francesco le dimissioni dal governo pastorale dell'arcidiocesi di Parigi, accettate il 2 dicembre scorso
Monsignor Aupetit aveva rimesso il proprio mandato nelle mani di Francesco dopo le vicende che lo avevano coinvolto nei giorni scorsi. «Il mio cuore è in pace, prego per coloro che possono avermi augurato il male», chiedo «perdono a coloro che potrei aver ferito»
Il presule ha inviato al Papa le sue dimissioni. Illazioni su una sua relazione con una donna e voci forti di malgestione della diocesi gli elementi della " tempesta " che in questi giorni lo ha travolto.
Ripresi dopo il lockdown i lavori di restauro della Cattedrale parigina seriamente compromessa dall'incendio dell'aprile del 2019.
Il 15 aprile di un anno fa una delle Cattedrali più belle e famose al mondo veniva distrutta da un enorme incendio. Oggi, in piena emergenza coronavirus, le operazioni di ricostruzione e restauro sono rese più complesse dalle severe misure di restrizioni.
Nonostante la sospensione dei lavori dovuti alle questioni di sicurezza imposte dall’emergenza coronavirus, non si ferma il lavoro su Notre Dame.
Si è conclusa ieri con un nulla di fatto la conferenza Onu sul clima di Madrid, che si era data come obiettivo principale quello di trovare un accordo sulla riduzione a zero delle emissioni di gas serra entro il 2050. Tra sei mesi nuovo incontro a Bonn, quindi la Cop26 di novembre 2020 a Glasgow. Il Papa aveva chiesto in un messaggio ai partecipanti di non perdere ancora una volta «l’occasione per preservare la casa comune».
L’anno giubilare del Sacre Coeur è stato aperto il 20 ottobre scorso, e terminerà il 18 ottobre 2020. Il tema del giubileo è «Accogliere e incontrare», ma il centro di tutto resta l’Eucarestia. Perché è dall’1 agosto 1885 che lì, nella Basilica, (quando questa era solo una cappella) c’è l’esposizione di Gesù consacrato giorno e notte. Una adorazione che non fu mai interrotta, nemmeno durante i bombardamenti dell’aprile 1944.
Si apre questa sera a Parigi, nel Palazzo di Versailles, esattamente nel luogo dove 100 anni, nel 1919, fu stipulato uno dei trattati di pace che pose ufficialmente fine alla prima guerra mondiale, la Conferenza internazionale di pace indetta dalla Cec (Conferenza delle Chiese europee).
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