Il Papa accetta la rinuncia dell’arcivescovo di Parigi

Si conclude dopo quattro anni la guida dell’arcidiocesi di Parigi da parte di monsignor Michel Aupetit. Il Papa ha accolto la rinuncia presentata dal presule nei giorni scorsi, nominando al suo posto, in veste di amministratore apostolico sede vacante et ad nutum Sanctæ Sedis della medesima Arcidiocesi, monsignor Georges Pontier. Il testo della lettera con la rinuncia, che il 25 novembre scorso il 70.enne arcivescovo aveva inviato a Francesco, era stata diffusa dai media e proprio le accuse, rigettate dallo stesso arcivescovo, di una campagna giornalistica avevano indotto monsignor Aupetit a fare un passo indietro «per salvaguardare la diocesi», come ha poi dichiarato.


Il Papa ha quindi nomiato amministratore apostolico della diocesi francese Georges Paul Pontier (Lavaur, primo maggio 1943). Dall’8 agosto 2019 Pontier è arcivescovo emerito di Marsiglia. Dopo gli studi secondari nel seminario minore diocesano di Saint-Sulpice, compie gli studi filosofici nel seminario maggiore di Albi e quelli teologici (1964-1966) alla Pontificia Università Gregoriana, come alunno del seminario francese a Roma, ottenendo la licenza in sacra teologia. Ordinato sacerdote il 3 luglio 1966 nella cattedrale Saint-Alain di Lavaur, consegue in seguito la laurea magistrale in lettere moderne all’Institut catholique di Tolosa e frequenta corsi di pedagogia presso l’Institut de formation des educateurs du clergé a Parigi.

Designato vescovo di Digne da san Giovanni Paolo II il 2 febbraio 1988, il 5 agosto 1996, è trasferito dal medesimo pontefice alla guida della diocesi di La Rochelle.
Dieci anni dopo, il 12 maggio 2006, papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo metropolita di Marsiglia: succede al cardinale Bernard Panafieu, dimessosi per raggiunti limiti d’età. L’11 giugno prende possesso dell’arcidiocesi e il 29 giugno, nella basilica di San Pietro, riceve il pallio dallo stesso papa.

Come vicepresidente della Conferenza episcopale francese (dal 2001 al 2007), prende posizione su alcuni temi «caldi» come l’invito ai cristiani francesi (autunno 2006) a partecipare alle varie elezioni presidenziali, legislative e municipali perché «tutti siamo responsabili del vivere insieme», con particolare riferimento all’ecologia e alla condivisione delle ricchezze, e sottolineando il «sentimento di malessere che esiste nei riguardi del mondo politico». Inoltre, direttamente coinvolto nei rapporti con l’Islam per la rilevanza della comunità musulmana di Marsiglia, nel corso della 44ª assemblea plenaria dei vescovi francesi (Lourdes, 27-29 marzo 2007) sostiene che è ormai tempo di affrontare la questione del dialogo con i musulmani «de manière moins naïve».

Dal 1º luglio 2013 al 30 giugno 2019 è presidente della Conferenza episcopale di Francia.
L’8 agosto 2019 Papa Francesco accoglie la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti d’età.
Dall’11 gennaio all’11 luglio 2021 è amministratore apostolico di Avignone. Il 2 dicembre dello stesso anno è nominato amministratore apostolico di Parigi, dopo le dimissioni dell’arcivescovo Michel Aupetit.

Le dichiarazioni di Aupetit

In una dichiarazione a Radio Notre Dame, sabato 27 novembre 2021, mons. Michel Aupetit, da oggi ex arcivescovo di Parigi, aveva risposto alle affermazioni giornalistiche di Point sul suo governo e su una presunta relazione. Ecco la nostra trascrizione integrale della dichiarazione del Vescovo Aupetit che assicurava di avere a cuore il «grave turbamento» subito dai battezzati e ringrazia tutti coloro che manifestano il loro sostegno. «Innanzitutto sono profondamente addolorato per il grave turbamento dei fedeli, che hanno subito tante tragedie dopo l’incendio di Notre-Dame, il covid, la denuncia del Ciase, e che ancora oggi si trovano di fronte a questo articolo della giornale Le Point così virulento nei miei confronti. Ammetto di essere rimasto scioccato leggendolo io stesso, e mi sono chiesto se c’erano davvero così tante persone che volevano che me ne andassi. Il rifugio nella preghiera, senza il quale non so fare nulla, e il sostegno di tanti sacerdoti a Parigi, seminaristi, fedeli, amici, mi hanno confortato e permesso di prendere il timone in questi giorni. . Li ringrazio dal profondo del cuore per la loro fiducia e le espressioni di affetto che mi hanno riservato. «Sulle questioni di governance, chi lavora al mio fianco mi ha detto di essere scioccato dalle accuse di negligenza riportate dall’articolo. Certo, è normale che le decisioni da prendere quando si è responsabili generino frustrazioni e mantengano l’amarezza. Ma non le prendo mai da sole, sono circondata da tanti consigli dove sono presenti chierici, diaconi, laici, e dove ho voluto che sempre più donne partecipassero pienamente perché conosco l’apporto insostituibile del loro discernimento. Ma è vero che quando si prende una decisione insieme, è opportuno che la assuma e che me ne assumano la responsabilità, il che ovviamente concentra su di me i possibili risentimenti. «L’altro fatto molto inquietante sarebbe una rivelazione su un rapporto intimo che avrei avuto come sacerdote dieci anni fa, rivelata da un’e-mail che è stata inviata al mio indirizzo, condivisa con il mio allora segretario.

Chi mi conosceva allora e condivideva la mia quotidianità poteva certamente testimoniare che non avevo una doppia vita come suggerisce l’articolo. Ammetto, come ho detto prima, di aver gestito male la situazione con una persona che si è fatta avanti molte volte. Di questo errore l’affidai alla mia guida spirituale, e l’autorità ecclesiastica ne fu informata.

Oggi, come ogni giorno, metto la mia vita nelle mani del Signore come ho fatto il giorno della mia ordinazione. Ho nel cuore questa frase di Gesù quando, in un atto di sommo amore, ha consegnato la sua vita al Padre per salvare ciascuno di noi: ›La mia vita, nessuno la toglie, sono io che la do’. Mi permetta di servirlo ogni giorno, nei miei fratelli».

Mons. Aupetit aveva precisato nell’occasione di aver informato con lettera Papa Francesco: «per preservare la diocesi», e di avergli consegnato la decisione di confermare o meno la sua missione alla guida della diocesi di Parigi, poiché è da lui che l’arcivescovo sta compiendo la sua missione.
Il Papa lo ha dunque rimosso a seguito della spiacevole vicenda riportata dalla stampa di tutto il mondo.

fonte: farodiroma/red

2 Dicembre 2021 | 16:11
Tempo di lettura: ca. 3 min.
parigi (15)
Condividere questo articolo!