Il divieto di tenere celebrazioni e raduni religiosi moltitudinari nelle ultime settimane dal governo israeliano per frenare la diffusione del contagio dell’epidemia sta condizionando anche i riti della Settimana Santa delle Chiese orientali che seguono il Calendario Giuliano, e che celebrano la Pasqua della Resurrezione domenica 19 aprile.
«È difficile restare umani senza la speranza dell'eternità».
Francia, Svizzera, Belgio. Il mondo ortodosso in Europa si ferma, annulla tutte le liturgie nel fine settimana e chiude le chiese, «fino a nuovo ordine», per contrastare al massimo la pandemia da Coronavirus e rispondere alle indicazioni dei governi dei singoli Stati.
Padre Zasenko celebra nell’ex chiesa protestante di Melide e ci racconta la sua Comunità.
Incontrando il santo Sinodo della Chiesa ortodossa bulgara il Pontefice ha ricordato quello del sangue che unisce i martiri cristiani di ogni confessione, e ha proposto come via subito praticabile quello «del povero» e quello «della missione». L'incontro con il Patriarca Neofit
Passo dopo passo, il dialogo tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa russa prosegue. Ogni anno, cattolici e russo-ortodossi si riuniscono per ricordare quei momenti. Quest'anno lo hanno fatto a Mosca dialogando sul tema delle sfide che pone la morte nella società di oggi.
«Questo è uno scisma creato per nessun altro motivo se non per un abuso di potere che ha portato milioni di credenti ortodossi a pagare il prezzo di tali politiche». È il rev. John Chryssavgis, arcidiacono del Patriarcato ecumenico a dare il «punto di vista» di Costantinopoli sulla questione ucraina.
Il Metropolita russo chiude le porte ad ogni eventuale intervento del Pontefice per superare le lacerazioni nella comunione tra Mosca e Costantinopoli. E avverte: la rottura dei rapporti avrà conseguenze anche per il dialogo teologico con la Chiesa cattolica.
È rottura tra il patriarca di Mosca e quello di Constantinopoli. Al centro della disputa il riconoscimento da parte di quest’ultimo dell’indipendenza della chiesa ortodossa ucraina, dal diciassettesimo secolo sotto la «protezione» del Cremlino.
La decisione del sinodo riunito a Minsk. Il metropolita Hilarion: «Finché le decisioni illegali e anticanoniche resteranno in vigore non potremmo avere relazioni».
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