La devozione riprende dopo che la statua del Santo era stata danneggiata nel 2022. Una solenne S. Messa lo scorso 19 aprile ha permesso ai fedeli di festeggiare il restauro del manufatto e di ripristinare il culto centenario.
Immediato il successo dell'iniziativa dell'Associazione svizzera, sebbene inaspettato: «Segno che il tema della memoria è ancora sentito tra i giovani».
Molti i visitatori «virtuali», da più parti del mondo e concorde l’apprezzamento per questo toccante allestimento, allestito con la voce di chi più ha sofferto, in prima persona, per la tragedia dell’olocausto e che nella Svizzera ha trovato rifugio.
Maria La Placa Osterwalder tra i partecipanti del premio Von Tobel, un riconoscimento per incoraggiare i creativi della Terza età.
A generazioni di persone il nome di Bruno Maggioni, da poco scomparso, suscita ammirazione e gratitudine. Un uomo buono e modesto, ironico e generoso, che ha dedicato la vita a costruire un ponte tra la Parola di Dio contenuta nelle Scritture e la vita quotidiana. Il ricordo di Ernesto Borghi.
«Non mi stanco di condannare fermamente ogni forma di antisemitismo»: così Francesco ricevendo in udienza una delegazione del «Centro Simon Wiesenthal», impegnato da anni a combattere ogni forza di razzismo e odio delle minoranze. L’invito del Papa è di seminare pace, di coltivare insieme il terreno della fraternità soprattutto dinanzi alle «barbare recrudescenze di antisemitismo».
Il 27 gennaio, in occasione della Giornata della memoria, la RSI propone una serata speciale dal titolo I giovani e la Memoria. Alla serata, con inizio alle 21:00 su LA 2, è stata invitata fra gli ospiti Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di sterminio. Nei giorni seguenti saranno trasmessi quattro film a tema.
Poco prima di essere ucciso, dichiarò che «la paura della morte non deve farci perdere di vista la giustizia».
A cristiani, musulmani, ebrei e idolatri, che passavano per la sua oasi, si presentava come «fratello universale» e offriva a tutti ospitalità.
«Non dovremmo – si è chiesto mons. Lazzeri nell'omelia – ricordare anche le loro lacrime, il loro travaglio, i vicoli ciechi a cui è stata confrontata la loro umanità, sostenuta certo da doni e carismi, ma alla fine povera e fragile come quella di tutti noi?».
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