Papa Francesco ai religiosi: siete figli di martiri. A Vilnius prega nei luoghi della memoria. Un commento di Roberto Rossi, ticinese del movimento dei focolari che ha trascorso molti anni in Lituania, sui primi giorni del viaggio apostolico di Bergoglio nei Paesi Baltici.
All’Angelus a Kaunas, in Lituania, il Papa ha ricordato il 75.mo anniversario della distruzione del Ghetto di Vilnius con l'annientamento di migliaia di ebrei. Ha quindi esortato i cristiani a scoprire in tempo qualsiasi nuovo germe di quell’atteggiamento pernicioso, allontanando dai nostri ambienti e dalle nostre culture la possibilità di annientare o emarginare scartati e minoranze.
Incontrando i giovani nella piazza della cattedrale di Vilnius, Papa Francesco sottolinea che Dio «non scenderà mai dalla barca della vostra vita»: «Gesù ci regala tempi larghi e generosi, dove c’è spazio per i fallimenti». «Non smetterà mai di ricostruirci, anche se a volte noi ci impegniamo nel demolirci».
Alla scuola di Maria è possibile costruire una società capace di accoglienza, in cui i doni ricevuti da ciascuno circolino fra tutti. E' il pensiero che Francesco lascia ai fedeli che l'accolgono al Santuario dedicato alla Madre della Misericordia.
Nel primo discorso in Lituania, rivolto al presidente della Repubblica e alle autorità del Paese, Francesco sottolinea l’importanza del dialogo e del rispetto, segno distintivo del popolo lituano.
È il 39esimo viaggio apostolico di Papa Francesco.
Reso noto il programma del viaggio apostolico in Lituania, Lettonia ed Estonia, dal 22 al 25 settembre prossimi.
Francesco si recherà in Lituania, Lettonia ed Estonia dal 22 al 25 settembre di quest'anno, dando seguito a un invito dei rispettivi capo di Stato e dei Vescovi.
Da diversi anni il Movimento dei Focolari ticinese organizza un campo per ragazzi dai 14 ai 18 anni, che finora si è svolto in Paesi quali la Romania, l’Albania e, per le ultime due edizioni, in Lituania. Ecco cos'è successo nell'ultimo campo.
Migliaia di fedeli a Vilnius alla cerimonia presieduta dal cardinale Amato per l'arcivescovo Teofilo Matulionis, morto ad 80 anni dopo 20 di reclusione e di persecuzione del regime sovietico.
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