Francesco si rivolge ai 5000 partecipanti del 46.mo incontro europeo ecumenico di fine anno che si svolge a Lubiana in Slovenia.
Fra il 28 dicembre 2021 e il 1° gennaio 2022, nelle date inizialmente previste per il raduno, avrà luogo una prima fase con incontri online, mentre dal 7 al 10 luglio 2022 l'invito è di recarsi a Torino.
SI apre una speranza per l’incontro europeo dei giovani di fine anno promosso dalla comunità ecumenica.
Il forum paneuropeo delle confraternite, svoltosi ieri a Lugano, si è concluso con la Santa Messa nella Basilica del Sacro Cuore alla quale erano presenti anche le delegazioni delle confraternite della Diocesi di Lugano, ognuna con il suo tradizionale abito.
Sarà la città di Torino ad ospitare nel 2020 l’Incontro europeo dei giovani animato dalla spiritualità di Taizé, che ogni anno si svolge in una città diversa. Ad annunciarlo è stato fr. Alois, priore della comunità ecumenica, ai 15mila giovani di tutta Europa riuniti in questi giorni a Breslavia, nel cuore della Polonia, per vivere un Capodanno all’insegna della preghiera, della riflessione e dello scambio reciproco.
Torna anche quest’anno l’ormai tradizionale incontro europeo di Taizé che si svolgerà dal 28 dicembre al 1° gennaio nella città polacca di Wroclaw. I dettagli per partecipare con il gruppo ticinese
Sono aperte le iscrizioni per l'incontro Europeo dei giovani a Wroclaw, in Polonia, organizzato dalla Comunità di Taizé e a cui parteciperà anche il gruppo Taizé Ticino. In particolare, dal Ticino si partirà il 27 dicembre, per rientrare il 2 gennaio.
Si legge in un comunicato della Comunità di Taizé: «In un momento nel quale la costruzione dell’Europa incontra forti resistenze e l’incomprensione tra Paesi si moltiplica, un incontro in Polonia offrirà a migliaia di giovani l’opportunità di sperimentare che è possibile costruire una fiducia reciproca». È la terza volta che l’Incontro europeo si tiene in terra polacca.
Il Papa chiede ai 15 mila giovani riuniti a Madrid dal 28 dicembre al 1° gennaio per il 41° Incontro europeo, organizzato dalla Comunità ecumenica di Taizé, di farsi «prossimi a questa umanità ferita e a coloro che sono messi allo scarto, rigettati ed esclusi, piccoli e poveri!». Tra di loro anche dieci ticinesi.
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